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Posts published in “News”

Cos'è il vandalismo meditato? Donne. Tra iconolatria e iconoclastia contemporanea. Il video

Gen Atem è considerato un pioniere del movimento europeo di Urban Art. Dopo l'era dei graffiti newyorkesi degli anni '80, ha studiato e praticato la filosofia e la calligrafia orientale in un monastero buddista e nel 1999 ha ricevuto la consacrazione al sacerdote Zen. Miriam Bossard vede il suo lavoro artistico nella tradizione del collage classico. L'equilibrio tra l'impressione grafica e la poesia astratta caratterizza il suo lavoro. Negli anni '80 e '90, entrambi vivevano a New York: Gen Atem si esibiva con il suo mentore, l'artista Rammellzee, in spettacoli underground e mostre, mentre Miriam Bossard completava i suoi studi di Belle Arti lì con un diploma di master. Dal 2008 la coppia di artisti ha collaborato e realizzato mostre a New York, Zurigo, Bregenz, Istanbul e Tokyo

Cosa significano gli igloo di Mario Merz tra arte, antropologia e architettura? Risponde la figlia. Il video

“Igloos” (2018), la mostra dedicata a Mario Merz (Milano, 1925-2003), tra gli artisti più rilevanti del secondo dopoguerra, riunisce il corpus delle sue opere più iconiche, gli igloo, datati tra il 1968 e l’anno della sua scomparsa. Il progetto espositivo, curato da Vicente Todolí e realizzato in collaborazione con la Fondazione Merz, si espande nelle Navate di Pirelli HangarBicocca e pone il visitatore al centro di una costellazione di oltre trenta opere di grandi dimensioni a forma di igloo, un paesaggio inedito dal forte impatto visivo

La facciata di Notre-Dame, luogo di proiezione. Suoni e luci, uno spettacolo unico. Il video

Icona parigina, quanto la Tour Eiffel, l'antico edificio ecclesiale di Notre Dame è al centro di una serie di artistici giochi di luce, alcuni dei quali narrativi, proprio come piacciono ai francesi. Uno spettacolo da osservare, in questo video, considerato il fatto che l'"arte di luce" è in costante aumento anche nel nostro Paese, tra ricerca e applicazioni turistiche

Lavoro a maglia nell'arte. Una coperta concava diventa bozzolo. Kimberley Emeny. Il video

Kimberley Emeny è un'artista e curatrice euristica - finalizzata alla ricerca e alla scoperta di nuovi orizzonti semanatici e formali - nel nord-est dell'Inghilterra. Le opere 2D e 3D di Emeny esplorano temi di illusione spaziale. I suoi dipinti e disegni sono spesso concepiti attraverso un antagonismo tra ordine e caos. Nell'ambito del lavoro di Emeny, usa il suo corpo come paesaggio per creare immagini simboliche che si oppongono ai concetti occidentali di normalità, affrontando le angosce sociali e spingendo oltre i confini personali, usando la modificazione del corpo e gli oggetti di scena. Le sue interpretazioni esaminano vulnerabilità, alienazione, identità, ramificazioni rituali e sociologiche del ciclo biologico femminile

Il giardino nell'arte contemporanea? Come dopo un diluvio da cartone animato. Il video

il giardino è il nuovo progetto ideato e realizzato da Lutz & Guggisberg per la Collezione Maramotti. Prima personale in una istituzione italiana del duo di artisti svizzeri, la mostra è stata organizzata in occasione del festival di Fotografia Europea 2018, dal titolo “Rivoluzioni. Ribellioni, cambiamenti, utopie”. La mostra installazione si è sviluppata in un percorso di cinque sale e presenta oltre venti fotografie di formati diversi montate su pannelli e con interventi pittorici, insieme ad agglomerati di oggetti di recupero selezionati dagli artisti in alcuni magazzini locali e assemblati secondo un criterio di re-invenzione creativa

Come si plasma un realistico ritratto di creta. Perchè non provare? Le diverse sequenze nel video

James Cook è nato a Durban, in Sud Africa, nel 1994. Nel 2010, all'età di 15 anni, James ha scoperto il suo talento per la scultura figurativa. Qui ci insegna come si realizza un ritratto, a partire dall'elemento fotografico. Il lavoro richiede tempo e pazienza. E ciò che in un video ci pare frutto dell'abilità di pochi attimi, in realtà nasce attraverso un impegno temporale ben più ampio e dilatato. Quindi iniziamo. Un buon numero di panetti di creta, un angolo a disposizione della scultura, qualche piccolo attrezzo per plasmare, un bastone attorno al quale lavorare l'argilla, domopak di materiale plastico per coprire la scultura nei momenti o nelle ore di pausa, per bloccare l'evaporazione dell'acqua

Madonna del parto di Piero della Francesca. Toccarle l'ombelico su un video dalla stanza accanto

"Avevo visto l’affresco in video, ma ora mi sarei finalmente immerso -dice Roberto Manescalchi - Mi sono messo di buon grado ad aspettare il mio turno per accedere al touch screen. I ragazzi delle scuole se ne sono andati dopo una quarantina di minuti transitando distrattamente per la stanza che ospita l’affresco… alcuni senza neppure un occhiata. Tra quelli che non hanno guardato sono stati gli insegnanti per primi. Passando parlavano della sosta per la cena, durante il viaggio di ritorno, ignorando bellamente la sacra icona, ma erano appena emersi".

Scolpire il quadro con il "machete". Un'imprimitura spessa di cortecce d'albero e il lavoro di lama in Kiefer

Nei quadri di Anselm Kiefer il passaggio verso il tridisimensionale e la scultura è avvenuto progresssivamente, con il fermo proposito di superare l'inganno ottico della pittura tout court, senza abbandonare la tela. Nei suoi paesaggi ha iniziato ad inserire erba secca e sterpi, in primo piano, passando poi a rametti e, successivamente, a composizioni con cortecce, incollate saldamente al supporto sottostante - preparato con campiture tonalmente realistiche - e lavorate con una spatola lunga, con colpi inferti alla superficie stessa con una gestualità ritmica, che caratterizza i modi della grande pittura novecentesca

Dascanio disegna Artemisia Gentileschi mentre dipinge sé stessa come Susanna. 650 ore di lavoro. Video

A dimostrazione che l'iperrealismo ha in sè una radice vicino alla sofferenza-preghiera che diviene gioia, completato un nodo rappresentativo, stanno le 650 ore di lavoro complessive dedicate da Emanuele dascanio a quest'opera che rappresenta una moderna Artemisia Gentileschi, mentre dipinge sé stessa come Susanna, molestata dai vecchioni. Un'opera che rinvia, sotto il profilo semantico all'attualità o alla sempiterna potenziale violenza - al di là del corteggiamento - che può intercorrere nel rapporto tra maschi e femmine - e perchè no: anche viceversa -. Per realizzare il disegno, che ha dimensioni notevoli - 144 x 100 centimetri - ha utilizzato matite e carboncino della Lyra.

Ruggero Savinio, l'artista racconta la propria pittura nel rapporto con il padre, Alberto Savinio

Talis pater Conversazione con Ruggero Savinio, sabato 27 ottobre 2018, ore 18, Galleria dell'Incisione, Via Bezzecca, 4 - Brescia. in occasione della mostra "Di padre in figlio", una conversazione con Ruggero Savinio. Lo introduce Sandro Parmiggiani. Ruggero Savinio è nato a Torino nel 1934, e ha vissuto a Parigi e a Milano. Attualmente vive a Roma. Ha tenuto la prima mostra personale a Milano nel 1962. In seguito ha avuto molte altre mostre sia in Italia che all’estero. Nel 1986 ha ottenuto il Premio Guggenheim per un artista italiano. È stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1988 e nel 1995. Ha avuto diverse mostre antologiche: nel 2012 alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nel 1993 dipinge il Palio di Siena. Dal 1997 al 2001 insegna pittura all’International School of Art a Todi. Nel 2000 è «artist in residence» alla Ballinglen Foundation in Irlanda. Nel 2002 è «visiting artist» presso il Vermont Studio Center, USA. Nel 2009 è al Centro Studi Ligure di Bogliasco. Nel 2011 in Cina partecipa alla mostra «Seguendo il cammino di Marco Polo: artisti italiani dipingono Hang-zhou», Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia