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Posts published in “Pittura del Novecento”

Amerigo Bartoli – Le ovattate delizie della provincia italiana

Un lavoro, quello di Bartoli, tutto soffuso da quel sentimento leggero e talvolta struggente che egli stesso definiva come “gioiosa malinconia”, presente, in ognuno dei generi “classici” da lui affrontati, dal ritratto all’autoritratto, dal paesaggio (specie quello umbro) alla natura morta, dal nudo alle scene di vita, le quali rievocano il “suo” piccolo mondo antico e provinciale, raccontato con una sorta di sguardo incantato e con una sottile vena ironica

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Dissolse la forma, partendo da Van Gogh e da Munch, per fare della pittura un atto interpretativo e soggettivo. Per questo fu oggetto della persecuzione di Hitler, che riteneva l'arte un mezzo di comunicazione primario e assoluto, incardinato a un'arte iconica tradizionale. La tenuta della forma - e, anzi, il suo rafforzamento - era, per il dittatore, un elemento centrale dell'atto che plasmava l'anima della nazione nazione

Sutherland il delatore

NOVECENTO - Mediante lo strumento pittorico, l’artista inglese si è proposto di rivelarci i segreti profondi ed inquietanti racchiusi nel cuore della natura, avvertendoci che le forme in cui il mondo visibile si manifesta ai nostri occhi non sono altro che miraggi

La tecnica di Hopper, così attraverso disegni successivi raggelava ogni sentimento

Ogni opera del maestro americano, interprete di un'esistenzialismo doloroso, privo del ribelissimo dell'esistenzialismo europeo, ma conchiuso in se stesso, nell'immane dolore dell'incomunicabilità, nasce da un raggelamento proegressivo dell'idea pittorica. Osserveremo che il maestro statunitense opera come un pittore antico o come un pittore accademico, attraverso diversi passaggi che non sono solo tecnici.Egli, generalmente fissa, probabilmente cogliendola da una situazizone reale, un'idea, a matita o con il carboncino. Nella seconda fase passa a un disegno più dettagliato nel quale inizia a raggelare la posa, paralizzare il movimento delle sue figure, ad eliminare ogni tratto che possa riferirsi a una quotidianità superficiale

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L’artista procede pertanto con modalità grafico illustrative,che gli consentono di rendere più incisivo il modo in cui interpreta la realtà, come epica del quotidiano. Da osservare con attenzione, anche l’immagine de “I funerali di Togliatti”, dipinto che diviene epico, grazie al contrasto tra il bianco-nero delle figure e le bandiere rosse, che assumono un’evidenza tutta da manifesto e, soprattutto, la preponderanza di una linea forte, di matrice disegnativa, in grado di far risaltare i corpi dei politici e della folla.