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Posts published in “Pittura del Novecento”

Fai clic. Lente magica. Ingrandisci. E guarda la tecnica di Boldini. Il mistero di questa modella, assassinata

Il notevole ingrandimento che è permesso - con un meccanismo elettronico progressivo - a fine pagina, consente di osservare da vicino questo monumentale dipinto di Giovanni Boldini, permettendoci di giungere alle fibre della tela. L'opera, realizzata nel 1907, ad olio, (227 x 118 cm), esposta alla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma, raffigura Geneviève "Ginette" Lantelme o Lanthelme (nata Mathilde Hortense Claire Fossey, 20 maggio 1883) attrice teatrale francese, icona della moda e cortigiana. Considerata dai contemporanei come una delle donne più belle della Belle Epoque viene ricordata per le misteriose circostanze della sua morte: nella notte tra il 24 e il 25 luglio 1911, cadde dallo yacht di suo marito, Alfred Edwards

Conoscere Tàpies in 5 punti. Il grande pittore materico-informale nominato marchese di Spagna

Il caso si unisce spesso alla predisposizione. Il caso per Antoni fu, da ragazzino, sfogliare il numero di Natale della rivista, D'ací i d'allà, che conteneva riproduzioni di opere di artisti come Duchamp, Braque, Kandinsky e Picasso. Poi una disgrazia che l'avrebbe bloccato: a 17 anni, il futuro pittore ebbe un attacco cardiaco quasi fatale, causato dalla tubercolosi. Trascorse due anni in convalescenza in montagna, leggendo volumi di letteratura ed arte. Dopo aver studiato legge per 3 anni, si dedicò dal 1943 in poi solo alla sua pittura

Nostalgia, malinconia, decadenza. Prima e dopo. Cosa resta? Rifiuti eloquenti nei dipinti di Toral

Ottimo artista post-moderno e citazionista, dotato di una tecnica solidissima e di una non comune capacità di rileggere, in chiave di decadenza e nostalgia - come una vanitas - i capolavori o le suggestioni pittoriche del passato, Cristobal Toral è nato a Cadice nel 1940. E' accademico onorario della Accademia Reale di Belle Arti Santa Elisabetta d'Ungheria e Andalucía. Emilio del Moral. Le sue opere sono caratterizzate da un uso antico dei colori ad olio, che consente di ottenere gli stessi effetti dei maestri del passato ma, come fece Magritte con il ritratto di Madame Récamier -trasformando il bel corpo, in una bara - egli opere anche su capolavori, come quelli di Velazquez cogliendo la stessa stanza centinaia d'anni dopo. Così con D'après Las Meninas (1975, olio su tela, 278 x 237 cm) entra nella stessa stanza. Tutti sono scomparsi, esclusa la figura che guarda enigmatica dal fondo della scala, proiettata in una dimensione di alterità e di distanza sovrannaturale. Il resto è accumulo. Un magazzino, valigie, scarti abbandonati come rifiuti. Egli percorre così un tema tanto caro alla pittura classica spagnola come quello della vanitas, della brevità della vita, inserendo elementi grotteschi quali l'immersione dei luoghi aulici nella società dei consumi e delle dimenticanza

Munch – "Così ho sentito l’urlo". Storia, genesi e analisi del quadro

In alcune composizioni poetiche l’interprete dell’espressionismo nietzschiano racconta l’origine del celeberrimo dipinto: una passeggiata con amici portò in evidenza il dolore atroce di ogni segmento di vita di fronte alla natura matrigna. E quel volto contorto che deforma il mondo con un suono deflagrante conferma la posizione dell’uomo senza dio: un’immensa sofferenza che diventa grido di guerra al cospetto del nulla

Georgia Totto O’Keeffe (1887-1986), quei grossi fiori carnosi che ricordano l’eros. Il video

A partire dal 1929 passò diversi mesi dell'anno nel Nuovo Messico, dipingendo alcune delle sue creazioni più famose in cui sintetizza l'astrazione con la rappresentazione di fiori e paesaggi tipici della zona, per lo più colline desertiche disseminate di rocce, conchiglie e ossa animali. I contorni sono increspati, con sottili transizioni tonali di colori che variano fino a trasformare il soggetto in potenti immagini astratte, talvolta trasfigurate in senso erotico. Negli anni trenta e Quaranta O'Keeffe ricevette commissioni e lauree honoris causa da numerose università

Sai da cosa nasce lo "stile drammatico" di Munch? Le opere, il video

Edvard Munch è un esponente della cultura nordica, di derivazione tedesca, basata sul pensiero negativo, come evoluzione e conferma delle opere di Schopenhauer, accresciute dalla ricerca scientifica, dalle analisi di Nietzsche sulla decadenza, dalla psicanalisi, dall’interpretazione degli studi darwiniani sull’evoluzione, dai drammi di Ibsen e dall’esempio tormentato della pittura di Van Gogh. All’uomo non resta che gridare, ma senza che possa ottenere nulla, il proprio dolore, di fronte a una natura indifferente e leopardianamente matrigna

Capire Otto Dix. Stile, quotazioni gratis e antologia opere. Qui

Otto Dix (Gera, 1891 – Singen, 1969) è stato un pittore tedesco, tra i principali esponenti della "Neue Sachlichkeit" (Nuova oggettività). Realizzò i dipinti più violenti, stravolgenti e incisivi durante gli anni della Repubblica di Weimar. Come un Goya del Novecento raccontò il sonno della ragione che genera mostri

Tamara De Lempicka – Storia, immagini e quotazioni delle sue opere

Tamara Rosalia Gurwik-Gorska, in arte De Lempicka (dal cognome del marito Lempicki), nasce il 16 maggio 1898 a Varsavia. Diverrà uno dei principali interpreti dell'arte Dèco in pittura, con le sue figure possenti e levigate, la sintesi cromatica intensa, il disegno estremamente lineare, i panneggi metallici, omaggio al Futurismo

Giorgio Morandi – Periodi, stile, tecnica e quotazioni dei quadri

Negli anni di gioventù, Giorgio Morandi percorre febbrilmente le diverse stagioni dell’avanguardia: Futurismo, Cubismo, Pittura metafisica... Né allora né in seguito, quando la sua inesausta indagine formale giungerà al culmine delle possibilità espressive, l’artista bolognese dimenticherà però la lezione dei grandi maestri antichi

Salvador Dalì – Ossessione del cibo, ricette afrodisiache, compulsioni gastro-erotiche

"La mia pittura è gastronomica, spermatica, esistenziale". Nulla di più chiaro, e conciso, con cui descrivere le proprie pulsioni, anche creative, poteva essere detto. Basti pensare a quanto accadde ai suoi quadri: uova fritte al tegamino - senza tegamino - penzolanti da cucchiai surrealisti; pani sodomiti, rivoluzionari o sentimentali; costolette d'agnello che ammiccano dalla spalla nuda di Gala o che "firmano" l'autoritratto dell'artista: telefoni a forma di astice o coperti da sardine fritte; orologi molli, sensuali, pronti a segnare una "Memoria persistente" come il gusto intenso del Camembert leggermente sciolto al caldo estivo
a dalì libro 2