Quando i grandi pittori si divertono a nascondere volti umani all’interno delle loro opere. Da Giorgione a Michelangelo, da Mantegna a Caravaggio, la lista è lunghissima. E piena di sorprese
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In nessun altro Paese d’Europa, dai tempi della caduta dell’Impero romano, si era dato tanto risalto al pregio della figura, al colore della pelle e alla ricchezza dei capelli, quanto nell’Italia del Quattrocento. La bellezza femminile era considerata garanzia di virtù morale e fonte di ispirazione per poeti e artisti
Fra Sei e Settecento si assiste alla nascita e alla rapida diffusione di un nuovo genere pittorico, quello della Battaglia. Moltissimi autori affidano la propria notorietà alla rappresentazione di scene di guerra o di vita militare
Furono Antonello da Messina - che viene poco citato in questo ambito, ma fu un pittore di introspettive finissime - e Leonardo da Vinci. Ecco, allora, nascere la donna e l'uomo della modernità, che non sono più classificabili, soltanto, nelle macro-categorie dei caratteri psicologici maggiori, ma vengono letti, uno ad uno, come persone uniche. Una rivoluzione davvero straordinaria, che sta alla base della modernità e alla progressiva valorizzazione dell'individuo che diviene, sacralmente, persona: simile agli altri, ma irripetibile
Intriganti scoperte dal restauro degli affreschi di Francesco Mazzola. Eseguiva sinopie essenziali, prive di chiaroscuri, assolutamente antipittoriche. E l’opera finita non era mai semplice trasposizione del disegno preparatorio, ma una rielaborazione talvolta radicale delle linee e del colore
Abraham Teniers (Amberes, 1629 – 1670), è un pittore fiammingo specialista nelle scene di genere e nel grottesco. E' figlio di David Teniers e fratello di David Teniers il Giovane. Come in una raccolta di La Fontaine, egli gioca all'umanizzazione di animali, per rendere evidenti vizi e virtù del nostro genere, che meglio cogliamo distaccati in situazione figurative stranianti. Ametà, appunto, tra la fiaba e l'insieme di frammenti surreali, che sfiorano la materia densamente eterea del sogno
Il padre, Orazio, fu folgorato dall’incontro con Caravaggio, senza però rinnegare la formazione toscana: compostezza compositiva e ricorso ad una luce sempre più chiara sono gli elementi che definiscono la peculiarità della sua creazione - La figlia, Artemisia, superò di slancio i pregiudizi sociali ed un terribile dramma personale per affermarsi tra i pittori più significativi del tempo