Le tinte del passato erano prodotte con una varietà cromatica tale da ottenere effetti pittorici straordinari. Adesso è possibile tornare a quella produzione grazie al recupero di un libro scovato nell’800 da Olindo Guerrini e poi quasi dimenticato. Le formule sono ancora praticabili da parte di chi non sia schizzinoso. Ecco alcuni suggerimenti
per gamme fuori dal comune
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Il flebile suono del futuro ‑ che scivola su quella mano in parte all’orecchio ‑ nel silenzio all’apparenza immoto della stanza, richiama l’attenzione dello spettatore. I teleri che coprivano le pareti della sala dell’albergo della scuola (oggi conservate in una ricostruzione parziale alle Gallerie dell’Accademia), precipitavano in direzione della tela del sogno, che inequivocabilmente funge da intenso elemento di collegamento tra la storia reale dei viaggi di Orsola e la seconda sezione dedicata al dramma, al martirio e al funerale. Il telaio pressoché quadrato dell’opera, forse così concepito perché già “scatola del sogno”, è frutto di un’attenta geometria che scandisce tutti gli spazi della scena
I suoi liuti ribaltati, la musica finita, l'armonia che finisce. Il precisissimo ed efficace Evaristo Baschenis fu un grande maestro dell'arte del silenzio. Gratis quotazioni di Evaristo Baschenis, opere, prezzi, costi, valore, aste, stime, valutazioni, risultati d’asta gratis
Si è sempre ritenuto che Enrico Scrovegni avrebbe fatto erigere la celebre cappella affrescata da Giotto come atto di espiazione del peccato di usura. Nuovi studi suggeriscono un’opposta interpretazione: il banchiere commissionò un’opera che esaltasse il suo enorme potere e la “moralità” del denaro
Ecco in che modo gli artisti del XVII secolo riuscivano a promuovere il proprio lavoro. L’intervento passava attraverso la realizzazione di autoritratti, dove veniva inserito il genere dei dipinti rispetto ai quali erano specializzati
Jacques Courtois, nato in Francia, a Saint-Hippolyte, nel 1621 e morto a Roma nel 1676, giunse in Italia poco più che adolescente dopo avere ricevuto dal padre, pittore di icone, i primi rudimenti d’arte
Lucina Brembati, ritratta da Lorenzo Lotto in questo dipinto del 1518 appartenente alla collezione dell’Accademia Carrara di Bergamo, indossa un pendente, a lungo considerato un corno amuletico. In realtà, si tratta di uno stuzzicadenti finemente realizzato in oro
Il colorismo è una modalità tecnico-pittorica - che ha caratterizzato, in passato soprattutto la scuola veneta - che assegna all'atto pittorico un'importanza maggiore rispetto al reticolo disegnativo steso, in preparazione, sul supporto del dipinto. La pittura viene così generalmente stesa senza che sulla tela o sulla tavola, al contrario della pittura dell'Italia centrale, molto vincolata al disegno - sia realizzato un minuzioso disegno preparatorio. Sicchè si può affermare che mentre i grandi maestri del rinascimento fiorentini o romani, di fatto, coloravano un disegno, restando ad esso vincolati, i veneti procedevano a plasmare la luce-colore con minori vincoli, utilizzando più il pennello che il lapis o il carboncino.