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Posts published in “Pittura antica”

Quando Tiepolo dipinse una racchetta e la fine di un amore tra uomini

Un quadro tragicomico, come un melodramma. Un conte tedesco, nei panni di Febo, gioca a tennis; fa un lancio lungo e uccide il suo giovane amante nelle vesti di Giacinto. Una metafora per piangere la fine di un rapporto e dichiarare la propria colpa

Michelangelo – Soggetti omosessuali nell’arte, a partire da Ganimede

Ganimede, figlio del re di Troia Troo, giovane di grande bellezza, conquistò Giove, che, innamoratosi di lui, si trasformò in aquila e lo rapì, portandolo con sé sull'Olimpo e facendo di lui l'immortale coppiere degli Dei. Questo amore, di chiara natura omosessuale, fu molto celebrato nell'antica Grecia, a dimostrazione della sua legittimità e naturalezza all'interno di quella cultura. Tale mito ebbe poi molta fortuna, al punto che Ganimede venne presto identificato in astrologia con la costellazione dell'Acquario

Il diavolo fa l'imprenditore. Professionisti all'inferno negli affreschi di Sant'Agata dei Goti

Un fabbro, un banchiere, un giudice, un notaio, un calzolaio, un mugnaio, un oste, un macellaio e probabilmente un sarchiatore, tutti accompagnati dagli attrezzi tipici del loro mestiere e da una scritta che li qualifica, sono avvolti dalle fiamme dell’inferno e puniti da un serpente che morde loro le braccia. La presenza all’inferno di categorie socio-professionali costituisce una testimonianza della nuova realtà economica e civile che si andava affermando nella società bassomedievale, dove giudici, notai, mercanti e artigiani, erano ormai diventati indispensabili alla vita cittadina

Leonardo – Ecco perché la Gioconda è Lisa Gherardini / That's why the Mona Lisa is Lisa Gherardini

Dopo la scomparsa del marito fu ospite del convento della figlia.Il ricercatore Pallanti racconta a Stile, passo dopo passo, la sua ricerca. Tutto parte da un chiostro, lo stesso chiostro dal quale sono stati poi recuperati i tre scheletri sui quali si svolgono le ricerche comparate di questi giorni...

La vanitas in pittura – Quando il teschio ammonisce i politici e i potenti. Il filmato

Il potere, da sempre, ha cercato infatti di vivere come se ogni proprio esponente fosse eterno: e ogni azione di prevaricazione, truffa, malversazione, sopraffazione sembra alimentata inconsciamente dall'idea che tutto possa essere dominato e acquistato. Introdurre la consapevolezza del memento mori significava riportare i vertici alla base, invitandoli alla giustizia, alla fratellanza e alla condivisione

I nostri antenati si curavano con quadri e immagini

Le nature morte avevano una funzione che, al di là degli aspetti decorativi, era collegata al richiamo della prosperità sulla casa nelle quale fossero esposte. Le immagini-agenti più diffuse e dotate di potenza erano - e sono - quelle con soggetto religioso, poiché costituiscono una protezione per l'ambiente in cui sono collocate e per chi le osserva. Il caso del triangolo Abracadabrax

Parmigianino e il 72, numero di Dio. Pittura, magia e alchimia nel ritratto Sanvitale

Galeazzo Sanvitale ritratto da Parmigianino regge nel guanto una medaglia sulla quale appare la cifra 72 che, secondo la Cabala, rappresenta il nome intero del Creatore. Un oggetto magico a cui chiedere protezione

Ti dipingo frasi d'amore. Il tuo nome nella luna

Nel Cinquecento i letterati chiedevano l’ausilio dei pittori per tramutare le parole in “ieroglifici”. Si sviluppò così da una forma di crittografia la pratica del rebus, che in qualche caso veniva utilizzata
anche nei quadri, come dimostrano le opere di Lorenzo Lotto o di Dosso Dossi. Un foglio da consegnare all’amata durante un ballo ufficiale