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Posts published in “Pittura antica”

Le parti combaciano. Ecco l’Annunciazione, una ritrovata opera di Piero della Francesca

La scoperta e lo studio condotti da Roberto Manescalchi, con conferme di verifiche tecniche condotte con le nuove tecnologie, nell'ambito di un percorso di analisi storico-artistica di due lacerti strappati nell'Ottocento, non documentati nell'unità, finiti sul mercato e poi perduti. Lo storico dell'arte toscano ne affronta la sorprendente ricostruzione

Così gli angeli spiccarono il volo. Quando e perché misero le ali?

Nel mondo paleocristiano erano creature simili a uomini adulti, con abiti del potere e virili barbe. Ma la necessità di individuare un sistema che raccordasse rapidamente l’umano al divino, alla fine del IV secolo fece perdere peso ai messaggeri celesti che presto sentirono crescere le ali sulle spalle
a angeli

Grafemi sulla fronte della Gioconda. L’analisi delle immagini dopo l’individuazione dei fori da spolvero

Abbiamo, a livello di Stile arte, analizzato le immagini del francese Cotte che offrono sia l'azione dello spolvero - il disegno veniva riportato su un foglio o su un cartoncino che veniva forato con un chiodo lungo le linee del disegno stesso e trasferito con la punta o con una spolverata di carboncino sull'imprimitura della tavola sottostante - che grafemi di grande interesse, che avevamo già rilevato - nella tipologia, diffusi in tutto il dipinto - con la lettura di analisi all'infrarosso, radiografie e spettografie. Lo scritto è composto sia da caratteri numerici che alfabetici.

Caravaggio punì se stesso. Dopo l’omicidio si dipinse sia come Davide e che come Golia. Vittima-carnefice

Bellori (1672) non si cura dei lineamenti di David e indica come autoritratto solo la testa di Golia. "Se Manilli avesse guardato con più attenzione l’autoritratto del pittore che compare nel Martirio di San Matteo in San Luigi dei Francesi, sulla sinistra - scrive Claudia Renzi - "avrebbe notato che, barba a parte, Caravaggio ritrasse sé stesso nel David. Perché? Perché il giovane guarda la sua vittima con aria dolente, con l’aria di chi sa che il male a volte si commette senza intenzione. L’artista si è dunque autoritratto come vittima e come carnefice, sdoppiando due lati della sua anima".

Le ultime ore del Caravaggio. Mistero e ipotesi. Le immagini dei luoghi in cui scomparve

Caravaggio cercava di raggiungere rapidamente, pur essendo a piedi, Porto Ercole, sull'Argentario, dopo un misterioso problema con la giustizia a porto Palo, una cittadina situata più a Sud. Qui era stato arrestato e trattenuto per due giorni. Forse pagò una cauzione per poter uscire di prigione. Sulla feluca, che aveva proseguito il viaggio, erano rimaste tele, effetti personali e due quadri raffiguranti San Giovanni Battista e uno che rappresentava la Maddalena.

Sei dita per ogni mano, sei dita per ogni piede. Perchè Leonardo e Raffaello aggiunsero arti supplementari?

La vergine di Leonardo, per la precisione, ha tre braccia destre e la donna di Rembrandt tre braccia sinistre nel caso la cosa potesse essere significante. Raffaello? C’è il centenario della morte quest’anno e volete che ‘Il Divino’ sia da meno? Sembra che abbia esordito con sei dita del piede sinistro del bimbo della Madonna con Bambino che giovinetto affrescò in casa sua… nella sua casa paterna di Urbino (il primo suo lavoro secondo buona parte della critica recente). Che il bambino abbia sei dita non si discute

La scoperta – Amore. Lei e un uomo, riflesso nella perla di Vermeer. Un messaggio: “Ripartire dalla gioia”

Le figure sono state isolate nelle scorse ore da Maurizio Bernardelli Curuz, studioso del Caravaggio, che lavora da anni alle immagini cangianti presenti a livello di preparazione dei dipinti di Michelangelo Merisi. L'individuazione della figura maschile riflessa sottolinea, con evidenza,  il substrato amoroso del dipinto. E sembra una conferma alla fondatezza dell'ipotesi romanzesca del libro La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier.

Cornacchia, il cane-barbone sapiente e giocoliere del Caravaggio. L'amore dell'artista per i cani

Novità assoluta di queste ore è l'isolamento, da parte di chi scrive - di un cane simile a un maltese, in grado di trasformarsi, alla distanza, grazie alle figure ambigue dipinte dal Caravaggio, in una sorta di unicorno - dipinto nella regione occipitale del cranio di San Pietro e in diretta interlocuzione con il volto di Cristo nella Vocazione di San Matteo ( particolare che vediamo qui sotto). L'intenzione di dipingere un animale è evidente non solo per la modellazione del muso, ma per la presenza, incongruente, di una piccola forma scura e sferica che non si collega in alcun modo alla testa del santo. Un corpo estraneo che appartiene al simpatico animale, che rappresenta la Fedeltà

Inedito. Un animale che diventa angelo. Il significato della figura in San Matteo e l'Angelo del Caravaggio

Il bordo estremo del panneggio che si protende verso l'anziano Matteo, intento,con difficoltà a stendere la propria diretta testimonianza, è incisivamente trasformato da Caravaggio in una figura composita. Vista da lontano essa appare come un animale che s'avventa contro il santo, con rabbia. Il motivo del comportamento aggressivo è provocato dalla lentezza con la quale, l'anziano apostolo, stende la Buona Novella. Matteo è come un alunno che non sa scrivere, forse vorrebbe sottrarsi al compito, ma viene obbligato da un grido a starsene sul banco - in una posizione di instabile di sofferenza - mentre l'Angelo enumera, sulla mano la concatenazione degli eventi che il pigro e riottoso allievo deve scrivere. Una sorta di dettato scolastico