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Posts published in “Pittura contemporanea”

Capire Emilio Isgrò, l’elogio della cancellatura

Emilio Isgrò intende eliminare il velo dell’apparenza, della percezione consolidata e dei falsi valori a favore della ricerca di una più vera realtà. Ambisce così a riscrivere, con insolenza e umiltà, la storia del mondo. Operazione di sottrazione, da lui trasformata in occasione di ricca articolazione di significati, ora elegantemente ironici, ora irriverenti e provocatori, la cancellatura è la base della sua poetica. Figlia di un tempo di avanguardia, riflette la necessità di scendere nell’agone con un gesto irrevocabile e insieme con l’idea di chiudere in modo definitivo con la stessa avanguardia.

Henk Helmantel: "Vi racconto come vivo e come dipingo in questo modo"

L'artista olandese vive in una casa di campagna, costruita in stile medievale, con materiali d'epoca. Le opere di Henk Helmantel sono la confessione della rinnovata meraviglia che coglie il pittore ogni qual volta si pone di fronte all’oggetto da rappresentare. La pittura come strumento per “ri-creare” la natura

Sindrome di Stendhal – Perché si soffre della sindrome di Stendhal?

Che cos’è esattamente la “Sindrome di Stendhal”? Perché una fanciulla di Botticelli può scatenare gravi squilibri e disagi nella psiche del visitatore? Ce ne parla Graziella Magherini, la psicoanalista che per prima ha studiato il fenomeno, coniando la celebre definizione

Come entrare subito nel motore creativo di Basquiat

La pittura di Jean-Michel Basquiat si basa sull'utilizzo di un lessico fatto di parole, immagini, colori e segni, composti in un'armonia ritmica, che svela un'assonanza tra l'espressione visiva e quella musicale. Egli condivise con i graffitisti lo stile di vita, trasgressivo e rivoluzionario, e la tecnica, pur giungendo a risultati espressivi molto distanti dai loro.

Andrea Rugarli, l'istante e il tempo si rivelano alla fermata dell'autobus

Andrea Rugarli, Premio Finalisti Nocivelli 2017: "Passando lungo la carreggiata vedo casualmente Tommaso nell’atto di bilanciarsi sul palo di una fermata. Il dipinto è la ricomposizione di questa memoria, attraverso un collage ottenuto da vedute di Google Maps e fotografie di Tommaso reperite sui social network. In realtà, benché il titolo sia proprio ‘Tommaso Alla Fermata’, il riquadro del cartello contiene il manifesto di una mostra di arte classica svoltasi recentemente a Milano. L’incongruenza tra titolo del quadro e contenuto è fraintendimento, e al contempo è sostituzione di un indice di ‘circuito spaziale’ – quello della fermata dell’autobus – con un indice di ‘circuito temporale’ – il modello classico".