Potente e sensuale, esponente del Romanticismo italiano, cantore degli ideali del Risorgimento. Autore del Bacio, in diverse versioni, che è il vero manifesto dell'Italia libera ed unita. Viaggio tra le quotazioni di un pittore italiano particolarmente amato nel mondo
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Antonino Leto, pittore d'intenso realismo e cantore della luce e della civiltà del Meridione d'Italia, nacque a Monreale il 14 giugno 1844 e morì nella radiosità di Capri il 31 maggio 1913. Il primo percorso del periodo formativo ebbe luogo a Palermo, poi a Napoli, che era anche la capitale artistica del Regno delle Due Sicilie. Nell'ambito di un costante aggiornamento e della ricerca di mercati sui quali imporsi si Trasferì a Roma dove strinse amicizia con Francesco Paolo Michetti, poi a Firenze dove frequento' i Macchiaioli, ancora a Parigi dove dipinse scene di vita contemporanea.
I passaggi di dipinti di Filippo Carcano alle aste internazionali sono piuttosto rari.
Il pittore indagò il mistero del nudo femminile come se la modella venisse guardata “dal buco di una serratura”. Le novità dirompenti della sua arte influenzarono gli italiani Boldini, De Nittis e Zandomeneghi
Una donna bellissima che non ha “guardi” per nessuno sta compiendo, nel quadro del maestro ottocentesco, l’atto più tremendo e più tragico di tutta la sua intera esistenza: sta condannando con l’accusa segreta di cospiratore contro la Repubblica Veneta il suo amante, che l’ha tradita
Un grezzo dipinto realizzato all’età di 30 anni, un’opera all’apparenza distantissima dalle sintesi geniali degli anni a venire. Ma che già nasconde l’ossessione geometrica per la materia
All'inizio, a Parigi, produce piccoli quadri, molto colorati, che rappresentano scene settecentesche, che riscuotono un grande successo, quanto gli splendidi ritratti di donne dell'alta società, luminose ed eleganti, caratterizzati da pennellate audaci e fluide, simili a “piume di boa”. Egli lavora sulle figure, rendendole più alte e flessuose, sensuali e provocanti.
La sua pittura ha una forte matrice macchiaiola poichè, non essendo totalmente soddisfatto dalla formazione napoletana, si recò a Firenze, entrando nel gruppo di Telemaco Signorini. Le forme plastiche dei suoi personaggi derivano da un intenso legame con la matrice del disegno
InGRANDIMENTI - Molto spesso risulta difficile e riduttivo rinchiudere e fossilizzare un artista all’interno di una singola corrente pittorica. E’ certamente questo il caso di Frantisek (o Frank) Kupka (1871-1957)...