Nell'Ottocento l'artista si trova a produrre in modo nuovo. Nei secoli precedenti, in genere, il pittore dipingeva secondo un contratto di committenza e legava la propria opera all'esigenza del cliente. Nell'Ottocento si assiste, invece, soprattutto nella cosiddetta pittura di cavalletto, a una produzione di tele dipinte che prescinde dalla domanda di mercato, ma che tende a creare una griffe,a imporla. E' materiale che non viene ordinato, ma viene prodotto, precedendo il desiderio d'aquisto dell'acquirente, come avviene in una fabbrica. Si creano così atelier-magazzino, si molpiplicano le mostre personali, mentre i Salon mantengono una connotazione fortemente permeata dall'accademia, che trasformava ogni grande mostra, sempre collettiva, in una sorta di concorso tra gli artisti, ai quali venivano poi assegnati lavori, come nell'Ancien régime
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Nuovi elementi fondamentali emergono da uno studio di Bernardelli Curuz al quale Stile arte ha chiesto di produrre un saggio - tutto basato sulla rilettura di tutti i documenti e dei dipinti - che potesse offrire, in ogni dettaglio, la vicenda sentimentale che unì il pittore Edouard Manet alla giovane collega Berthe Morisot. L'autore si è mosso azzerando ogni pregiudizio ed ogni verità storica convenzionale, ripartendo da zero e mettendo in linea date, ore e moventi, come può essere costruita un'inchiesta. Un'inchiesta rispettosa dei protagonisti e senza condanne, che promuove la ricerca - totalmente inedita, nelle modalità - di un quadro che sta al di là di ogni facile insinuazione. Cosa accadde tra Berthe Morisot ed Edouard Monet? Ecco un racconto-verità, dolce e struggente, da leggere in queste ore estive, come si potrebbe leggere un racconto d'amore
Un secolo importante di trasformazioni, il 19 ° secolo vide il paesaggio notturno evolversi radicalmente con l'apparenza di illuminazione artificiale. Lungo buio, la notte si illumina gradualmente, adornandosi con atmosfere più varie. Giochi di luci e ombre, chiaroscuri, retroilluminazione, primi spot al neon. Appare una nuova gamma di esperienze visive, tinte di magia e poesia specifiche per il mondo della notte. Il MuMa di Le Havre ricostrisce la storia della luce artificiale nella storia dell'arte dell'Ottocento e del Novecento
Generalmente gioiosi e massimamente attenti alla variabilità prodigiosa dei fenomeni ottici e atmosferici, i francesi. Solenni e portatori di dati atmosferici più stabili, i tedeschi. La pittura francese, sulla linea Monet, Renoir, è pura gioia dell'istante. Una pittura euforica. I tedeschi sono più compassati meno partecipi all'attimo gioioso, ma attenti a svelare l'elemento strutturale sotteso al paesaggio, raccolto rapidamente attraverso un'impressione. Denominatori che conferiscono una peculiarità precisa alle opere dell'una e dell'altra scuola
In alcuni case le giovani donne posavano anche a seno nudo affinchè il proprio amante tenesse con sè un'immagine intensa e conturbante, capace di riaccendere i sensi. Ricordo, amore, sesso, promesse, sogni erano racchiuse in un cerchio di cinque o sei centimetri.Per questo l'attività del miniatutista - che peraltro veniva messo al corrente di aspetti molto riservati della vita dei propri clienti - era molto redditizia. Le piccole opere venivano realizzate a fronte del pagamento di cifre molto elevate
Nonostante una breve vita, segnata dalla malattia, il lavoro del pittore fu vasto vasto: il catalogo ragionato delle sue opere pubblicate nel 1971 elenca 737 dipinti, 275 acquerelli , 369 litografie (tra cui manifesti ) e circa 5.000 disegni. Gratis le quotazioni delle opere di Toulouse-Lautrec
A Roma, per la prima volta in Italia, l’attesissima mostra sul grande pittore francese James Tissot (Nantes, 1836 - Buillon 1902). 80 opere provenienti da musei internazionali quali la Tate di Londra, il Petit Palais e il Museo d’Orsay di Parigi, che raccontano l’intero percorso artistico del pittore e l’influenza che su di lui ebbe l’ambiente parigino e la realtà londinese, dando conto della sua vena sentimentale e mistica, del suo incredibile talento di colorista e del suo interesse per la moda.
Il creatore di Montalbano ha scritto un thriller ispirato al viaggio in Sicilia del maestro impressionista. La vicenda romanzesca si innesta nella realtà storicamente documentata, inseguendo le tracce di perduti capolavori. Renoir si trovava a Capri con Aline, non ancora sposata, e una lettera del fratello l’avvertì che Wagner era a Palermo e che quella sarebbe stata una buona occasione per fargli un ritratto. Pierre-Auguste era assai meno wagneriano del fratello e si mosse da Capri a malincuore, erano giorni d’intensa passione per Aline. Lasciata la compagna a Napoli, arrivò a Palermo, andò a visitare Monreale e il giorno seguente incontrò Wagner all’Hotel des Palmes. Gli fece il ritratto in trentacinque minuti e quindi se ne tornò di corsa dalla sua Aline.