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Posts published in “Scultura antica”

Il significato degli animali nell’arte. Il corvo che dice “domani”

Sant’Agostino, alludendo al termine “cras”, che ricorda il verso del corvo, sostiene che “il peccatore ripete incessantemente: domani, domani, cras, cras! Ma ‘domani’ si prolungherà in eterno. Dio che promette la salute all’anima penitente non ha rinviato a domani il peccatore… Il peccatore attende, egli attende per sempre e infine arriva per lui il giorno fatale, quello che non ha più un domani. Vanamente, grida allora come il corvo: cras, cras, domani, domani”.

Verità e illusione. Figure in cera del Settecento bolognese. Qui le foto di opere eccezionali

La mostra che si apre ora a Bologna si configura come primo evento espositivo organicamente incentrato sulla ritrattistica in cera realizzata in ambito bolognese durante il Settecento, secolo che conobbe il maggiore rilancio dell'arte antica e intrigante della ceroplastica già praticata nelle epoche classiche e medievali

Da Donatello a Alessandro Vittoria, 150 di scultura nella Repubblica di Venezia

L’esposizione, allestita al piano nobile della Ca' d'oro, si concentra sul dialogo tra diverse opere di maestri che hanno lavorato a Venezia e nei territori della Repubblica tra il XV e il XVII secolo, quali Donatello, Antonio Rizzo, Pietro, Tullio e Antonio Lombardo fino a Jacopo Sansovino e Alessandro Vittoria, proponendo, oltre a opere già note al grande pubblico, alcune sculture mai viste in contesti museali

Scoperto un busto in terracotta di Fra Girolamo Savonarola. E’ il suo unico ritratto tridimensionale dal vero

L’8 aprile 1498 Fra Mattia della Robbia, autore del busto, resistette con le armi all’arresto del Savonarola, insieme ai fratelli Paolo, Luca Bartolomeo e Francesco Iacopo. Il Vasari attesta che lui e quest’ultimo fratello erano frati in San Marco, vestiti dallo stesso Savonarola, e attribuisce ai due scultori numerose medaglie col ritratto di profilo del Frate e le sue profezie sul verso, di cui una è esposta a San Marco.

Puliscono la statua di Cellini e trovano gli occhi d’argento di Cosimo I. Cosa significa quello sguardo

Un saggio di pulitura ha dato subito un risultato emozionante: celato sotto uno strato scuro e compatto è infatti emerso il chiarore di un metallo di colore diverso dal bronzo e in breve la restauratrice ha potuto accertare che il metallo era proprio argento. Benvenuto Cellini aveva dunque adottato una tecnica usata fin dall’antichità, inserendo lamine d’argento all’interno degli occhi

Un passo avanti! Ingegnere sovrappone il David di Michelangelo a una statua antica e scopre che…

Esistono profondi elementi di continuità strutturale e formale tra l'opera di Buonarroti e la statua dell'imperatore Alessandro Severo della Collezione Farnese. Il meccanismo adottato da Michelangelo per dare potenza e ardita stabilità al suo eroe sembra ricalcare un prototipo. Tutti i punti di sorprendente sovrapponibilità tra il modello michelangiolesco e il reperto antiquario. E una certezza. La statua dell'imperatore poteva essere sia a Roma che, replicata, in altri luoghi dell'impero. Lo studio di Giovanni Cangi

Michelangelo sul lettino dello psicanalista. I segni della bisessualità

Se nelle rime la passione assume aspetti trasfigurati, nel linguaggio visivo il lessico del Buonarroti si fa molto più “sensoriale”. Ad uscirne confermata è una profonda bisessualità. Graziella Magherini ha indagato i rapporti del genio di Caprese con Tommaso de’ Cavalieri e Vittoria Colonna. Vittoria fu - rispetto a Tommaso - un gigante, di spiccata personalità, e grande consolatrice di Michelangelo in periodi per lui difficilissimi, di acuto pessimismo. Prendiamo ancora i disegni. Se confrontiamo quelli che l’artista donò a Tommaso con quelli regalati a Vittoria (il “Crocifisso” e la “Pietà”), scopriamo che in questi ultimi traspare il dolore della mancata risposta ad un sostegno desiderato e necessario, traspare una richiesta di soccorso accorata e struggente