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Posts published in “Scultura del novecento”

Bruno Munari e la creazione di nuove forme. Macchine inutili e corpi che alimentano il pensiero

L’autore evita accuratamente di mostrare una composizione fissata in un certo istante, crea, invece, pitture dinamiche, instabili e complesse. In mostra si potrà ammirare un prototipo, esemplare unico, di Tetracono del 1965, alcuni Negativi-positivi su tavola dei primi anni ’50, e la pittura cromo-cinetica realizzata con filtro Polaroid rappresentata da un Polariscop degli anni ’60. Talvolta un cambio di forma è ottenuto sovvertendo la funzione. È il caso delle Sculture da Viaggio, di cui viene proposto un raro esemplare in lamiera verniciata del 1958 accompagnato dalla corrispondente scultura in cartoncino. L'analisi condotta da Luca Zafferano per la mostra milanese del 2018

Auguste Rodin, il filmato mentre scolpisce nel suo studio

Quello che è veramente particolare e interessante nelle varie scene del filmato è il processo di lavorazione del marmo di Rodin, un close up sulla tecnica e i gesti dello scultore francese. Il filmato si divide in quattro segmenti nei quali l'artista sale e scende le scale di un palazzo monumentale, ispezionando la struttura; Rodin che posa, indossando un cappello, in un giardino; lo scultore che esce dall'abbandonato Hôtel Biron che l'artista usa come studio; e infine Rodin che scolpisce nel suo studio, con in mano scalpello e martello.

Michelangelo e il Novecento. Le proiezioni del Nichilismo e della reificazione Pop

"Merciful Dream (Pietà V)" di Jan Fabre, realizzata in marmo bianco di Carrara, riproduce la celeberrima Pietà del 1499 in scala 1:1. L’iconografia, che prevede il volto della Vergine trasformato in teschio e quello del Cristo sostituito dal ritratto dell’artista, apparve ad alcuni, durante la prima presentazione veneziana del 2011, irrispettosa, quando non addirittura blasfema. Altri ne videro una toccante meditazione sulla morte, rappresentazione quanto mai umana del dolore materno, della disperata richiesta di poter barattare la propria morte con quella del figlio

Nicola Samorì – La cancrena delle statue e di ogni grande grande bellezza

Il male pervade, baconianamente, i volti dei personaggi dell'artista. Una cancrena oscura, un lupus smembra e dilania non solo l'identità individuale, ma il modo tradizionale di fare pittura e scultura, che risulta proibito dalla contemporaneità. Per cui l'unico atto resta la profanazione, intesa come violenza e dialogo con la divinità del passato. Restano la maledizione, il silenzio, il graffio, il vomito, la rabbia

Un viaggio affascinante nel Parco della scultura dello Yorkshire. Video

Lo Yorkshire Sculpture Park è un luogo pionieristico che mira a sfidare, ispirare, informare e deliziare lo spettatore, accogliendo oltre 500.000 visitatori all'anno, tra i quali molti bambini e ragazzi (48.000 visite didattiche). "Probabilmente il miglior sito per la scultura nel mondo"scrive Bill Packer del Financial Times. "Secondo la mia esperienza, ci sono cose da visitare, in questi 500 acri rurali del nord che sono raramente disponibili in altre località d'arte" annota Waldemar Januszczak sul The Sunday Times. "Un ottimo modo per combinare la cultura, l'esercizio fisico e l'aria fresca per tutta la famiglia" segnala The people

Capire Alberto Giacometti in pochi minuti. Autobiografia, quotazioni, video

Arte ed esistenzialismo: nei suoi taccuini il celebre scultore riferisce della battaglia personale condotta contro la superficialità della visione. E animato dalla ricerca degli elementi strutturali della vita, scrisse per capire, affermando che “non si vede niente al primo colpo d’occhio”. Il conseguente sviluppo di una poetica diretta all’“orizzonte inaccessibile”

Le sculture e le statue nella storia del cinema. Simbolo e significati. Il video

Rappresentazioni di potere o della forza degli Dei, ambigui doppi umani proiettato in un'immortalità senza sensi, oggetti di amori impossibili, presenze inquietanti e titaniche. La statua e le sculture, nel cinema, sono state utilizzate con più valenze simboliche anche se esse tendono a ruotare attorno all'umano divenuto sovrumano o inumano. Di seguito, ecco una bella galleria di esempi nella storia del cinema, attraverso una serie di generi

Arturo Martini – Le persecuzioni del regime antifascista

Durante gli anni della Seconda guerra mondiale lasciò la scultura - perchè ne coglieva l'aspetto retorico e celebrativo - e si immerse nella pittura. Finita la guerra fu al centro dell'idiozia italica del nuovo regime. Processato e perseguitato perchè aveva realizzato statue commissionate da enti pubblici fascisti. Dietro la vicenda di Martini, quella di un Paese che non sa uscire, ancora oggi, dalla logica della guerra civile

Arte cinetica. Gli animali di Jansen corrono sulla spiaggia. Senza motori. Video

Sorprendenti, incredibili non solo per le forme meravigliose - che ricordano le strutture di Leonardo da Vinci - ma perchè sono in grado di muoversi magicamente, senza motori, ma alimentate dalla forza del vento, che viene persino accumulato in bottiglie di plastica - con il sistema dell'aria compressa - per dare possibilità a questi animali super-vertebrati di muoversi anche quando cala l'aria. Sono le opere di Theo Jansen (1948), un artista olandese attivo soprattutto nel campo della scultura cinetica, con creazioni che si pongono al confine tra arte e ingegneria

Pericle Fazzini – Storia e quotazioni gratis

Fazzini si colloca sempre tra memoria e invenzione, fedeltà al passato e innovazione. La sua esperienza è contrassegnta da un confronto continuo con gli esempi storici, prima nella bottega del padre artigiano del legno e poi a Roma, dove arriva sedicenne, nel 1929, e dove è subito attratto dal Borromini e dal Bernini. Sicché è il Barocco l’esempio sotteso alla sua capacità d’intagliare istintivamente e di movimentare prepotentemente le masse; straordinarie qualità plastiche già evidenti in opere come l’“Autoritratto” del 1931 e nel “Ritratto di Birolli” del 1932 e che emergono appieno nell’“Uscita dall’Arca”, del 1932.