L'archeologo De Rossi documentò il furto dell'oggetto prezioso - alla fine degli anni Settanta -, indicando perfettamente il chilometro stradale riferibile all'area del ritrovamento e la distanza della tomba dalla strada stessa. I carabinieri hanno recentemente recuperato l'urna sul mercato antiquario. Un sopralluogo ha poi permesso di trovare la tomba con la base mancante dell'oggetto prezioso
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Dal Museo di Villa Giulia alla mostra di Spina. I capolavori trasferiti in queste ore. Il brindisi con il vino versato dal cane doveva essere benaugurante, nel segno dell'amicizia profonda, della fedeltà e del reciproco soccorso
Probabilmente è l'onda lunga de Il Codice da Vinci di Dan Brown, che collocò al centro il nostro pittore-scienziato in una vicenda che poneva Sophia - sapienza, sapere, saggezza, scienza, conoscenza -, a livello di valore assoluto, a caratterizzare - più o meno consapevolmente ma certo in un quadro culturale preciso, sotto il profilo semantico - la scelta dei genitori nell'ambito dei nomi da dare ai figli. E peraltro la co-protagonista del romanzo era proprio un'investigatrice di nome Sophie
Rinvenuto casualmente nel 1840 nella campagna cortonese, il lampadario fu acquistato dall’Accademia per inserirlo nella civica collezione etrusca. La faccia inferiore è decorata con scene figurate e motivi fitomorfi e al centro campeggia un gorgoneion dal volto incorniciato da riccioli bipartiti sulla fronte e grande bocca con lingua pendente
Gran parte dei bracciali in oro ritrovati ha la forma di un serpente arrotolato, talvolta impreziosito con pietre preziose, in particolare smeraldi. Gli anelli erano impreziositi da gemme, ed incisi con motivi di animali o divinità. I ricchi oggetti erano specchio del boom economico pompeiano. Ora il confronto, in una bella mostra, con i gioielli più sobri della tradizione arcaica delle donne romane della Basilicata
Oltre alle prede di cui si nutrì nella sua brevissima vita, una varietà incredibile di tessuti molli interni, tra cui legamenti intervertebrali, cartilagini articolari nelle ossa delle zampe, muscoli e connettivi del collo, parte della trachea, residui dell’esofago, tracce del fegato e di altri organi ricchi di sangue, l’intero intestino, vasi sanguigni mesenterici, capillari, muscoli del cinto pelvico, degli arti posteriori e della coda, tutti ben visibili sino a livello subcellulare
Il dipinto è riferibile all'area lombarda. L'opera si presta peraltro ad essere inserita, come una nota elegante, anche in una casa con arredamento moderno. Per vedere tutte le foto del dipinto, leggere la scheda e dare un'occhiata agli ingrandimenti potete cliccare qui
L'Ice Hotel, aperto da dicembre ad aprile, conta 12 suite con sculture di ghiaccio realizzate da 24 artisti, e altre 24 camere. La temperatura della stanza si aggira attorno ai 5-8 gradi sotto lo zero. I letti riscladati e i bagni dotati di saune e vasche calde poste in edifici che comunicano con gli ambienti di algido ghiaccio, permettono di vivere l'esperienza estrema in totale comfort.
."Mi piace sottolineare che gli aspetti più importanti di questa mostra - evidenzia la direttrice dei musei di Empoli, Cristina Gelli - sono legati alla catalogazione dei reperti e al loro restauro, passi fondamentali per restituire voce al nostro patrimonio archeologico. Gli scavi da cui questi reperti sono stati recuperati, purtroppo, dopo tanti anni, non sono stati pubblicati e tanta documentazione, per vari motivi, è sostanzialmente inaccessibile. Avremmo voluto fare di più, speriamo di riuscirci in futuro".