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Posts published in “Stile arte Bergamo”

Il bergamasco Cecco del Caravaggio. Storia e pittura del garzone di Merisi

Fu garzone di Michelangelo Merisi e, da bambino, aveva posato per il più scandaloso di tutti i quadri dipinti dal maestro. Poi, Cecco del Caravaggio divenne a sua volta artista di vaglia, allievo prediletto del grande lombardo. Prima di scomparire nel nulla, forse a Napoli, la città dalla quale il suo maestro era ripartito per raggiungere Roma, in quello che sarenne stato il viaggio della morte

Fra’ Galgario (Vittore Ghislandi) gratis quotazioni –

Fra Galgario o Fra'Galgario (Giuseppe Vittore Ghislandi ), chiamato anche Fra Vittore del Galgario ( Bergamo , 1655 - 1743 ) è stato un pittore italiano attivo a Bergamo come ritrattista durante il periodo rococò. Il suo successo, oltre alla tecnica pittorica e l'uso di lacche accese, è legato alla capacità introspettiva nella lettura dei soggetti effigiati, che ci offrono una straordinaria gallerie di tipi umani.

Maddalena di Caravaggio, la luce scava di Grazia le carni della donna che amò Cristo

Pochi elementi, la mancanza di simboli. Caravaggio stravolge di immensa verità teatrale il dolore della donna per la perdita del Signore; e si ricongiunge a lui attraverso la luce, in estasi, rapita, tra dolore immenso e abbandono per il nuovo incontro spirituale, in un mondo più alto

A Bergamo il mitico Quadrato nero di Malevič, icona della modernità

Malevič è internazionalmente considerato parte della triade pioneristica che ha aperto le nuove strade dell’arte del XX secolo: se Picasso ha contribuito maggiormente al rinnovamento della tradizione figurativa e Duchamp di quella concettuale, Malevič è colui che ha dato vita all’egemonia della tradizione dell’arte astratta, ancor oggi determinante.
Alla Galleria d'arte Moderna e Contemporanea, dal 2 ottobre 2015 al 17 gennaio 2016

Trento Longaretti raccontato da Trento Longaretti

Sì’, mi considero - pur fra le numerose frequentazioni - un “isolato” nel panorama artistico italiano. Ricordo le affettuose, ma accese discussioni con il caro Morlotti... o le polemiche su certo astrattismo, quando arrivai a dipingere in una natura morta - era il 1940 - il “Kn” (quello che era considerato, appunto, il “vangelo” degli astrattisti) poggiato su una sedia molto vangoghiana e sovrastato da una candela.

Giovan Battista Moroni quotazioni gratis. Pittori bergamaschi in ripresa

Un grande rilancio dell'autore bergamasco con la mostra alla Royal Academy of Arts. Dal prognatismo posturale del dialetto, che s'aggruma sul mento dei suoi soggetti bergamaschi e bresciani a una rude incapacità di tanti nobili di provincia di occupare l'abito con scioltezza; dalle cisti deturpanti al centro della fronte a certi strabismi estremi, mica corretti, nemmeno di un filino, rivelano la domanda e l'offerta di verità, a volte impietosa, come sanno esserlo i veri contadini. Il pittore è sempre armato dalla comunità in cui opera; bergamaschi e bresciani volevano vedersi com'erano e non come avrebbero potuto immaginarsi. Ed eccoli serviti.

Carlo Previtali

Lo scultore bergamasco ha trovato nel Mito classico la rivelazione delle proprie ragioni profonde d’artista, valorizzando una natura proclive alla visionarietà, al macabro e al grottesco, all’onirico e al meraviglioso