Al centro dell’installazione troviamo i “meandri”, dei sofà giganti dalle forme organiche, dove uomo e cane possono stendersi insieme a terra e rafforzare la loro relazione attraverso rituali di prossimità, affezione e affiliazione, condividendo spazi e risorse. Un luogo di convivenza dove l’uomo accoglie il punto di vista dell’animale, tendendo a assumere una posizione meno antropocentrica, più attenta ai bisogni dell’altro e alla sua alterità.
Posts published in “Stile arte Bologna”
“L’opera, simbolo della nostra città - dice il consigliere Marchetti -, oltre a rappresentare oggetto di approfondimento culturale per i giovani, potrebbe accendere il dibattito intellettuale e incrementare il turismo culturale nella città di Imola attraverso l’organizzazione di eventi collegati all’esposizione della mappa in Città ricostruendo le tappe e la presenza dello scienziato inventore e artista a Imola nel 1502".
Alla base del Festival, come sempre, ci sono storie e racconti molto spesso intimi, altre volte più aperti e sfacciati ma in entrambi i casi con l’obiettivo di stimolare punti di vista nuovi e una riflessione sulla complessità del mondo e dei fili che intrecciano i suoi abitanti ai quattro angoli del pianeta. Molteplici sguardi sulla contemporaneità attraverso il medium della fotografia, per interrogarsi sul ruolo delle immagini e della cultura visiva in questo particolare momento storico.
Una nuova area archeologica accessibile a tutti che si propone anche come un punto di incontro, connesso alla rete ciclopedonale, che si inserisce nel percorso di riscoperta e valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città
La presenza di Proshkovska a Bologna sarà infatti un'opportunità per costruire un palinsesto di iniziative in cui sarà possibile ascoltare e diffondere le voci di altri artisti e curatori, sia rimasti in Ucraina che espatriati, e riflettere sulle possibili strategie di supporto nel contesto dell'attuale scenario bellico che, oltre alle vite della popolazione civile, sta esponendo al rischio di distruzione l'arte e la cultura di questa nazione crocevia dell'Europa centro-orientale
Il diorama riproduce simbolicamente porzioni del mondo naturale sintetizzandone gli elementi e, pur ricalcando una prassi classificatoria e scientifica, presenta aspetti fortemente ludici e scenografici
L’introduzione dei nuovi supporti contestualizza all’interno del tragico scenario bellico, che sta provocando forte preoccupazione in tutto il mondo, la tradizionale funzione informativa delle didascalie come strumento di mediazione e interpretazione dell’opera, contribuendo a coinvolgere il pubblico anche attraverso la creazione di un significato emozionale
“Abbiamo scoperto il luogo dove è nata la paleontologia: è nell’appennino piacentino” spiega il paleontologo Baucon. Questo storico risultato è stato raggiunto comparando i codici di Leonardo da Vinci con il registro fossilifero del piacentino. Specificatamente, Baucon ha studiato sistematicamente i codici di Leonardo, scoprendo un passo dimenticato del Codice Leicester. In questo passo Leonardo descrive delle curiose forme nella pietra, interpretandole correttamente come icnofossili, ossia come tracce fossilizzate del movimento di antichi animali.
Gli archeologi, che lavorano contestualmente al cantiere, in queste ore hanno svelato diverse porzioni dove i mattoni, posti di taglio, delineano il tracciato dell’antica area aperta che ‘guardava’ il Castello estense. Sul lato Est si trova il profilo della muratura attualmente più rilevante, ma stanno emergendo tracce anche sul lato opposto. Poco oltre è venuta alla luce, scavando più a fondo (fino a un metro circa di profondità), un’altra pavimentazione che gli studiosi stanno ponendo a confronto con la situazione del quartiere precedente alla costruzione del Castello (1385)