Sessantasette anni di luoghi, fatti e persone ricostruiti in mostra attraverso sessanta opere rare e preziose: manoscritti, come il Trattato di architettura civile e militare di Francesco di Giorgio Martini (1486) e le Storie di San Gioachino, miniate da Cristoforo De Predis per Galeazzo Maria Sforza (1476); incunaboli unici, come il foglio della Bibbia di Gutenberg, il primo libro a caratteri mobili, e il trattato De re militari di Roberto Valturio (1483); antiche carte geografiche, come la Carta dell’Italia e la Geocarta nautica universale di Giovanni Vespucci; disegni, come lo Studio per la Sibilla Cumana di Michelangelo.
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Emerse alcune tracce di decorazione risalente all’intervento commissionato da Maria Cristina nel 1832 all’architetto Ernest Melano al fine di abbellire il percorso di collegamento con la cappella reale e le scuderie. Le tracce di colore verde brillante si sovrappongono alle decorazioni a finta pietra volute dal consorte Carlo Felice nel 1823/24 e realizzate da Carlo Pagani sotto la supervisione dell’architetto Michele Borda
In quel periodo, sulla spinta delle contestazioni del ’68, l’arte esce dalle gallerie e dai musei per entrare a contatto con la vita quotidiana, spesso con opere strettamente collegate ai profondi cambiamenti sociali e politici in atto, che si concretizzano anche nelle continue e sempre più frequenti contaminazioni con il teatro, il cinema, la letteratura e la poesia
Un bacio ardente e impossibile tra il premier ucraino e il neo-zar. L'opera è stata realizzata ed esposta a Torino dallo street artist Andrea Villa, un "personaggio misterioso" che non rivela la propria identità, come Banksy. Il bacio fra i presidenti ucraino e russo, graficamente completato dalla scritta prideandlove, è stato affisso nelle ultime ore in centro a Torino, in corso San Maurizio e viale Primo Maggio
“Femminista punk sotto mentite spoglie”, come lei stessa si definisce, Fleury si confronta con i meccanismi di produzione del desiderio e di costruzione del valore contemporanei, e di come interagiscono con le politiche di genere
Risalente al XVI secolo, fu fatto costruire dal duca di Savoia Emanuele Filiberto su nuclei abitativi preesistenti e poi donato alla marchesa Beatrice Langosco di Stroppiana, sua amante. La configurazione tardo barocca si deve all'intervento dell'architetto Benedetto Alfieri, risalente al 1753-54
L'artista aveva sistemato Pier Paolo Pasolini, vestito con una camicia bianca e una giacca in jeans, su un’alta sedia in legno e proiettato sul suo petto il film di cui era autore, Il Vangelo secondo Matteo (1964, 137 min.), trasformandolo in uno ‘schermo umano’ e rivelando fisicamente la nascita del ‘segno intellettuale’ ‘dentro’ il corpo dell’autore
Il percorso di visita è suddiviso in cinque sezioni e si articola lungo dieci sale con più di mille opere, alcune delle quali mai esposte prima: reperti provenienti dalla Mesopotamia, statue greche e romane, vasellame greco, elementi funerari etruschi e fenici.

Vivian Maier, gli scatti inediti della grande fotografa che andava a caccia di immagini nelle strade
Oltre ai ritratti, Vivian Maier si concentra sui gesti, redigendo un inventario degli atteggiamenti e delle posture delle persone fotografate che tradiscono un pensiero, una intenzione, ma che rivela la loro autentica identità. Le mani sono spesso le protagoniste di queste immagini perché raccontano, senza saperlo, la vita di coloro a cui appartengono. La mostra a Torino
La dispersione avvenne durante il periodo napoleonico. L'opera, dopo due secoli, era stata immessa sul mercato nei mesi scorsi come di anonimo autore italiano. Trovata la firma del pittore. Una storia di "riunione" prodigiosa sotto l'albero di Natale e in una mostra