La peccatrice è rappresentata come una giovane donna, inginocchiata a terra e posta al centro del dipinto. Indossa un semplice panno che le copre appena i seni e i fianchi, mentre la chioma sciolta le ricade sulle spalle e la schiena. In lacrime, contempla il crocifisso di fronte a lei. Fa da sfondo una parete rocciosa arricchita da qualche elemento vegetale.
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La salamandra-drago scolpita in lastre di pietra aveva la funzione di "muoversi" in modo inquietante, grazie alla luce intermittente delle fiamme e alle ombre che essi continuavano a mutare nel focolare
L'opera venduta da Sotheby's è una delle 37 tele di soggetto veneziano che l'artista durante il soggiorno veneto. La ricorrente visione del Canal Grande, le opere dedicate a San Giorgio Maggiore, al Rio della Salute; ai Palazzi Dario, Mula, Contarini e al Palazzo Ducale
Nelle sale al piano nobile di Palazzo Mocenigo le opere danno vita a un inedito viaggio olfattivo, un percorso multisensoriale attraverso il quale immergersi virtualmente nelle loro riflessioni, abitualmente esplicitate in altra forma: plastica, pittorica, grafica o installativa. Come se l’arte riuscisse idealmente a emanare un proprio profumo. I lavori in mostra avvolgono lo spettatore in un’estrema varietà di fragranze dai toni altrettanto eterogenei, tanti quante sono le sensazioni che riescono a evocare.
La villa prosperò verosimilmente grazie alle risorse del mare, in particolare con la pesca e l’allevamento di pesci, come sembra indicare peraltro il ritrovamento di pesi di terracotta per le reti. Le imponenti strutture murarie, realizzate in pietra del Carso e di Aurisina e il lussuoso arredo delle stanze, decorate da affreschi e mosaici, testimoniano allo stesso tempo le elevate possibilità economiche dei proprietari
La scoperta della necropoli è avvenuta durante lo scavo archeologico preliminare al cantiere per la posa di un tratto della condotta idrica che da Montecchio Maggiore porta acqua pura a Lonigo e Brendola, zone più contaminate dall’inquinamento da Pfas (sostanze perfluoroalchiliche)
E' stato inaugurato ieri al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno (TV) il secondo appuntamento espositivo del 2022 degli Anniversari Canoviani, iniziativa che celebra i 200 anni dalla morte del genio del Neoclassicismo
Il ponte sorgeva in prossimità del porto fluviale di Padova romana sul fiume Medoacus, al centro della città, ricostruito virtualmente grazie ai progetti di ricerca e ai numerosi contributi scientifici dell’Università degli Studi di Padova.
Turisti incuriositi per quello strano trasporto in piazza San Marco. L'elegante figura femminile chiamata a rappresentare il rapporto con l'antichità archeologica della Serenissima
L’esposizione, allestita al piano nobile della Ca' d'oro, si concentra sul dialogo tra diverse opere di maestri che hanno lavorato a Venezia e nei territori della Repubblica tra il XV e il XVII secolo, quali Donatello, Antonio Rizzo, Pietro, Tullio e Antonio Lombardo fino a Jacopo Sansovino e Alessandro Vittoria, proponendo, oltre a opere già note al grande pubblico, alcune sculture mai viste in contesti museali