Busi si è mosso con l’intento di fornire una documentazione completa di un mondo arcaico, per fissarne liricamente - ma con quella poetica tutta lombarda, legata strettamente al canto della verità - punti e riti salienti
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Le opere d'arte e le architetture del complesso cultuale mariano, tra la Rotonda romanica e e la chiesa seicentesca. Le citazioni del gotico internazionale e i trionfali elementi decorativi barocchi
A Villa Fenaroli “I grandi uomini di Brescia: mille anni di storia”, la personale di Giovanni Masuno
La rassegna è allestita nell'elegante villa di Rezzato dal 5 al 30 marzo 2016
Appuntamento alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Introducono la serata il Sindaco Andrea Ratti e il parroco don Domenico Amidani. Intervengono Nunzia Vallini, direttore del Giornale di Brescia, Paolo Corsini (ex sindaco di Brescia), Eugenio Massetti (editore), oltre all'autore Tonino Zana. Moderatore della serata è Francesco Alberti del Giornale di Brescia
Lo studioso: "E' proprio all’alba del ritorno della Signoria di Venezia sul territorio bresciano (1516-1517) che il pittore più misterioso ed affascinante del Cinquecento bresciano dispiega un canto trionfale di gioia e di colore in una tavola fino ad oggi dimenticata dalla storiografia artistica. Si tratta della pala dell’altar maggiore della Parrocchiale di Quinzano d’Oglio – un tempo attribuita dubitativamente al Moretto ed oggi passata come opera del Ferramola - che celebra il Cristo risorto ed i Santi Faustino e Giovita in armi, al culmine dell’entusiasmo per la liberazione dagli stranieri e per lo scampato pericolo della peste del 1512- 1513".
Lo sguardo romantico, la formazione neoclassica. Per Panazza era un artista accademicamente freddo, per il contemporaneo Giuseppe Zanardelli era delicato, ma privo di ideali. La rivalutazione del corpus del pittore
Originario di Modena, si trasferì in Franciacorta durante la seconda guerra mondiale. Fu ritrattista di successo dell’aristocrazia internazionale e quando si espresse in libertà percorse incessantemente paesaggi mitici, sospesi all’eterno, in una grande ansia d’assoluto.