Il colorismo è una modalità tecnico-pittorica - che ha caratterizzato, in passato soprattutto la scuola veneta - che assegna all'atto pittorico un'importanza maggiore rispetto al reticolo disegnativo steso, in preparazione, sul supporto del dipinto. La pittura viene così generalmente stesa senza che sulla tela o sulla tavola, al contrario della pittura dell'Italia centrale, molto vincolata al disegno - sia realizzato un minuzioso disegno preparatorio. Sicchè si può affermare che mentre i grandi maestri del rinascimento fiorentini o romani, di fatto, coloravano un disegno, restando ad esso vincolati, i veneti procedevano a plasmare la luce-colore con minori vincoli, utilizzando più il pennello che il lapis o il carboncino.
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Racconta lo scultore: "Tutte le sculture sono temporanee e sono state realizzate utilizzando solo materiali naturali e trovano origine dalle conformazioni di ogni località. Non sono oggetto di mostra formale e l'opera compiuta può essere viste solo collettivamente sul mio sito web"
L'iperrealismo o la pittura fotografica richiedono, oltre allo sviluppo di un tecnica attenta e minuziosa, il rispetto dei tempi attesa della asciugature dei materiali poiché gli effetti migliori, più realistici, si ottengono con la sovrapposizione a velo di colore a olio fresco su colore ad olio consolidato. E' superfluo aggiungere che, per ottenere il massimo realismo, è bene preferire la massima trasparenza e lucentezza offerta dai colori legati ad olio. Generalmente il fondo della tela o della tavoletta viene preparato con il colore dominante più scuro, che abbiamo davanti, osservando l'area naturale da rappresentare. Per cui, in questo caso, il verde scuro dell'acqua più fonda, con aree marroni e verde più chiaro. Una volta preparato il fondale si interviene con pennelli piccoli. Nel video osserveremo che i colori chiari dei riflessi delle onde vengono prodotti attraverso una "tavolozza" perfettamente pulita, per evitare intromissioni cromatiche, che possono danneggiare questa pittura. L'artista del video è Michael James Smith
Nonostante una malattia con cui ha convissuto per lungo tempo, Bonalumi, ha lavorato con assiduità sviluppando la sua ricerca fino agli esiti degli ultimi anni portando anche a compimento la realizzazione di un ciclo di sculture in bronzo progettate alla fine degli anni sessanta. Bruxelles, Mosca, New York, Singapore sono alcune delle capitali mondiali che ospitano sue personali nell’ultimo periodo di attività.
Liu Bolin (1973) è un artista cinese, noto per i suoi autoritratti fotografici, caratterizzati dalla fusione del corpo con l'area circostante, attraverso un accurato body-painting.
Liu Bolin si è diplomato a Pechino, presso il dipartimento di Scultura dell'Accademia Centrale d'Arte Applicata, allievo del famoso artista Sui Jianguo, suo maestro agli inizi della carriera. Attualmente vive e lavora a Pechino. Liu appartiene alla generazione dei primi anni '90, tempi in cui la Cina rinacque dalle macerie della Rivoluzione Culturale e godette di un rapido sviluppo economico e di una relativa stabilità politica
"Sono sempre stato stupefatto e meravigliato della bellezza che si trova in natura - dice l'artista John Poppleton - Sono ispirato dai colori e dalle trame dei tramonti, dall'emozione e dall'attesa di un fulmine con il suo fragoroso racconto del cuore, dalle maestose cascate, dalla sublimi linee delle montagne con i loro riflessi nei laghi immoti, dalla misteriosa aurora boreale".
Crea e distrugge una miriade di incredibili paesaggi di fantasia. Immortala scene fuori dal tempo. I suoi scatti stanno facendo il giro del mondo e sono sempre più richiesti. "La mia arte è una via di fuga - spiega l'artista - dal grigiore, dalla frustazione e dalle repressioni sociali che caratterizzano il nostro mondo. E' un modo di evadere dalla realtà e di scrollarsi di dosso tutto il peso della vita di tutti i giorni".
I primi film di Warhol risultano conformi all’estetica alla base della sua pittura, in cui la ripetizione seriale giunge a negare il concetto del tempo e dello spazio. Nelle pellicole successive, Andy rivoluziona la funzione tradizionale di regia e sceneggiatura, che in fondo si esaurisce nel casting e nei provini: l’“attore” dovrà poi soltanto essere se stesso
L'uso della fotografia, prima della stesura del quadro. Bacon conferisce un tempo lungo all'otturatore per cogliere il movimento del volto in strisciata. Poi interviene sulla stampa con violenza, prefigurando, in questo modo, la realizzazione del dipinto. Una tecnica singolare e particolarmente efficace. E' possibile cogliere in questo atto qualcosa di simile alla profanazione dell'unità di un'immagine sacra