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CHAGALL. LOVE AND LIFE al Chiostro del Bramante


[box type=”note” ]CHAGALL. LOVE AND LIFE
16 Marzo – 26 Luglio 2015
a cura di Ronit Sorek
Roma, Chiostro del Bramante
ORARIO DI APERTURA
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
INFOLINE T 06916508451
APERTURE STRAORDINARIE
– 5 aprile 10:00 – 21:00
– 6 aprile 10:00 – 20:00
– 25 aprile 10:00 – 20:00
– 1 maggio 10:00 – 20:00
– 2 giugno 10:00 – 20:00
– 29 giugno 10:00 – 20:00
BIGLIETTI
– Intero € 13,00 (audioguida inclusa)
– Ridotto € 11,00 (audioguida inclusa)
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[googlemap src=”https://maps.google.it/maps?q=chiostro+del+bramante&ll=41.90044,12.472508&spn=0.008928,0.008626&fb=1&gl=it&cid=6356599296578088244&t=m&z=16&iwloc=A” width=”200″ height=”300″ align=”alignright” ]Arriva a Roma al Chiostro del Bramante una mostra interamente dedicata al pittore russo d’origine ebraica Marc Chagall, dal 16 marzo al 26 luglio 2015, prodotta e organizzata da Dart – Chiostro del Bramante e Arthemisia Group.
Oltre 150 opere – tra dipinti, disegni e stampe – provenienti dall’Israel Museum di Gerusalemme raccontano il singolare legame tra il grande pittore e la moglie Bella Rosenfeld, fondamentale e costante fonte d’ispirazione, collegando la vita di Chagall direttamente ai suoi lavori.
Dalle immagini della sua infanzia e della gioventù nella nativa Vitebsk, fino alle illustrazioni per l’autobiografia My Life e per i libri scritti da Bella First Encounter e Burning Lights, la mostra percorre tutta la vita di Chagall attraverso un tesoro iconografico e iconologico che ritorna in tutta la sua arte fino alle opere più mature.
11_Chagall_Coppia di amanti e fiori
L’esposizione CHAGALL. LOVE AND LIFE ruota intorno alle esperienze personali dell’artista e ai temi centrali della sua poetica: la cultura ebraica, i cui simboli (la capra allegoria di speranza e fiducia, la capanna che ricorda la celebrazione della festa dopo l’Esodo, l’asino legato ai diversi momenti biblici, il suonatore di violino figura presente nelle maggiori feste religiose ebraiche) sono sempre presenti nei suoi quadri; l’influenza delle avanguardie francesi che egli seppe elaborare in maniera originale; la rappresentazione delle figure degli innamorati e dell’amata moglie.
La mostra curata da Ronit Sorek narra l’immagine che l’artista voleva trasmettere al mondo di se stesso davanti al tema dell’Olocausto: la cultura ebraica infatti influenza profondamente e in modo indelebile la sua arte così come il significato spirituale e poetico universale della Bibbia e della religione.
FONTE: chiostrodelbramante.it
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