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Città surrogate. L'astrattismo geometrico di Lucio Perna


Lucio Perna, Premo finalisti Nocivelli 2018, analizza qui la propria opera

www.premionocivelli.it/artista/lucio-perna

“La mia opera, selezionata tra quelle finaliste del premio Nocivelli 2018, è intitolata “ Città surrogate”. E’ una tecnica mista su tela, cm 100×100. “Astrattismo geometrico”.
Qualche precisazione sul titolo: Città nel senso di “civitas”: agglomerato di individui senza alcun riferimento al concetto geografico o topografico . “Surrogate” nell’etimologia classica del termine di: “sostituite”. Nella mia attuale ricerca artistica mi occupo da tempo di un problema sociale molto attuale: i mutamenti che le civiltà occidentali stanno subendo per effetto di lenti ma inesorabili cambiamenti dovuti, in larga misura, al massiccio fenomeno “migratorio” che interessa tutto il mondo occidentale e che determina: contaminazioni culturali, di costume, di orientamento religioso, morale, emozionale, ecc.
E’ mia ferma convinzione che l’arte deve sempre confrontarsi con la realtà del proprio tempo
ed assolvere ad una funzione catartica attraverso critica, memoria, cultura per non tradire la
sua funzione e per non perdere ogni connotato intellettuale che la ridurrebbe a mera espressione di stile. L’Arte in quanto momento culturale, è sempre specchio del suo tempo che spesso ne anticipa le trasformazioni perché con anticipo ne individua le sofferenze.
Ma vi è una costante imprescindibile: in ogni tempo, in ogni corrente avanguardista il fulcro centrale è sempre stato la libertà di espressione: l’arte è allo stesso tempo strumento e luogo di libertà intellettuale. Strumento di indagine e conoscenza impiegato per individuare di volta in volta nuovi confini in una geografia non più e non solo fisica ma psicologicamente, culturalmente ed emozionalmente aderente all’esigenza di una nuova libera spazialità.
Essa è espressione dell’atteggiamento dell’artista verso il mondo e l’atto artistico è atto conoscitivo, anzi addirittura intuitivo, secondo l’insegnamento estetico di Benedetto Croce).

Sent by Barbara Bongetta

Lucio Perna
Cenni biografici

Lucio Perna nasce a Palmi in Calabria nel 1956. Arriva a Milano alla fine degli anni “ 70” e presto entra in contatto con il mondo artistico lombardo. E’ proficuo l’incontro con Remo Brindisi, Aligi Sassu ed Ernesto Treccani. Scopre le opere di Lucio Fontana, Roberto Crippa, Piero Manzoni, Gianni Dova e ne rimane conquistato.
Segue corsi di “ Tecnica del colore” all’Accademia di Brera.
Nel marzo del 1998 fonda il movimento artistico “ SIMBOLICUM “ con Federico Honegger, Fabio Massimo Ulivieri e col poeta e critico d’arte Pedro Fiori teorico. Perna è promotore in Italia del movimento artistico “ GEOGRAFIA EMOZIONALE “ , nato negli Stati Uniti d’America all’inizio di questo nuovo secolo, del quale è teorica Giuliana Bruno, docente ad Harvard ed autrice del fondamentale “ Atlas of emotion”. “Lucio Perna Geografia Emozionale” é anche il titolo del volume monografico, edito da Mazzotta Editore nel 2010.
La critica d’arte si è spesso interessata dell’artista e sono numerosi i premi riconosciti alle sue opere ed al suo lavoro. Il più recente è stato il “ Premio della Critica” alla seconda ” Biennale di Genova -Arte Contemporanea
www.lucioperna.it
lupern@tiscali.it