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Donato a Palazzo Morando di Milano abito di Valentina Cortese, disegnato da Roberto Capucci


La collezione di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine si arricchisce di un altro pezzo di storia della moda: l’abito di gala di Roberto Capucci indossato da Valentina Cortese in grandi occasioni come la Prima della Scala nel 1989.

Capucci, Abito-Kimono Cortese, davanti_Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Capucci, Abito-Kimono Cortese, dietro.Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

“L’abito kimono di Valentina Cortese – ha detto Roberto Capucci – è una creazione della collezione del 1985 che fu presentata presso la National Guard Armory di New York. Valentina Cortese, affezionata cliente e grande amica, acquistò proprio l’abito che sfilò in passerella, poiché volle l’originale in esclusiva”.

Il ventaglio dell’abito

Il capo, interamente realizzato con tessuti Taroni, è costituito da un abito in seta jacquard con corpetto in moiré e gonna nera con micro pois color argento e da una sopravveste a kimono in seta jacquard a fiori con bordi in moiré viola e verde smeraldo recante sul retro un grande fiocco rigido. All’abito è stato abbinato un piccolo ventaglio rigido con inserti in madreperla di ispirazione orientale.
A esaltarne la bellezza e l’eleganza, l’abito verrà esposto in una location eccezionale: la Sala dell’Olimpo di Palazzo Morando, dove rimarrà fino al 25 settembre 2022 (ingresso gratuito).

Il capo è stato donato da AMICHÆ – Associazione Milano Cultura Heritage Arte Ed Educazione che lo ha acquistato nel marzo 2022 all’asta organizzata da Il Ponte in cui sono stati messi in vendita gli arredi e il guardaroba della diva a favore dell’Istituto Mario Negri e del Piccolo Teatro di Milano. L‘associazione è ormai da tempo a fianco di Palazzo Morando nel lavoro di incremento, promozione e valorizzazione del patrimonio. Negli ultimi anni ha aiutato sensibilmente il Museo ad accrescere le collezioni di costume e moda con alcuni capi di eccezionale valore. Si pensi ad esempio alla donazione nel 2019 di tre abiti del Settecento che, oltre ad arricchire in maniera significativa la raccolta di abiti e accessori del XVIII secolo del Comune di Milano con tasselli importanti per lo studio del tessuto e della moda del secolo dei Lumi, ha permesso a Palazzo Morando di realizzare la mostra Settecento!, che si è conclusa il 29 maggio 2022, avendone già in cantiere un’altra (Momenti di moda. Dal busto alla salopette) che aprirà in concomitanza con la settimana della moda il prossimo settembre.

Questa donazione si inserisce nel più ampio programma di incremento del patrimonio tessile di Palazzo Morando │ Costume Moda Immagine. Il dono di AMICHÆ è rilevante non solo perché aumenta significativamente la collezione di abiti del XX secolo del Museo con un nome di eccellenza quale Roberto Capucci, ma anche perché consente al Museo di conservare un’importante testimonianza della vita e dell’arte dell’attrice Valentina Cortese.

“Sono oltremodo fiera di questa donazione di AMICHÆ a Palazzo Morando, un ulteriore tassello di questo bellissimo rapporto che si è creato tra la nostra Associazione e i musei di Palazzo Morando e Palazzo Moriggia. È un segno tangibile di quanto il privato possa fare per il pubblico”, afferma Laura Colnaghi Calissoni, presidente dell’associazione AMICHÆ.

Roberto Capucci, grande designer del XX secolo, con gusto, creatività ed eclettismo si è distinto non solo nel mondo della moda, ma anche in quello del costume televisivo e teatrale. Ha vestito personaggi del mondo dello spettacolo, dell’aristocrazia e del jet set internazionale. Da sempre affascinato dall’Oriente, Capucci rivela in quest’abito una profonda conoscenza della moda del Sol levante.
Palazzo Morando conserva alcuni abiti dello stilista risalenti agli anni Sessanta e Settanta grazie alla giornalista di moda Silvana Bernasconi, che nel 2003 ha voluto destinare il suo guardaroba al Comune di Milano. Il capo donato da AMICHÆ continua dunque questa tradizione di grande generosità che permette al Museo di dotarsi di un archivio importante, necessario non solo alle rotazioni periodiche di abiti nelle sale espositive, ma anche di contribuire attraverso prestiti alla realizzazione di prestigiose mostre di storia della moda in Italia e all’estero.

Valentina Cortese, il cui nome per anni fu sinonimo di divismo e glamour, fu una delle più grandi attrici italiane a Hollywood, Roma, Parigi, Londra e Milano. Nella sua lunghissima carriera, iniziata nel 1941, ha recitato con i più grandi attori e registi italiani e internazionali; soprattutto tre hanno segnato la sua vita e la sua carriera: Truffaut, Strehler e Zeffirelli. Il primo la portò alla nomination all’Oscar con Effetto Notte; il secondo, maestro e grande amore di Valentina, la consacrò nel teatro milanese per eccellenza, il Piccolo, con Il giardino dei ciliegi. Zeffirelli, infine, suo grande amico, la diresse in due dei suoi capolavori assoluti, Gesù di Nazareth e Maria Stuarda. Scomparsa tre anni fa, fu universalmente riconosciuta come una vera diva. A oggi viene senza dubbio annoverata quale icona indimenticabile di un tempo che ora, attraverso la donazione di questo abito, perdurerà nella memoria civica collettiva.

Orari: da martedì a domenica, ore 10 – 17:30 (ultimo ingresso ore 17)