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E la facciata di un palazzo super-tecnologico diventa una mega-galleria d'arte


Contrassegnata dalla grande professionalità di Adriano Baffelli dell’Ufficio Stampa Baffelli & Partners, è avvenuta oggi a Brescia, con l’intervento di eminenti relatori la presentazione di un’innovativa ristrutturazione di un palazzo, al quale non mancherà una’intensa immagine artistica

a baffelli
Un cantiere innovativo, con il patrocinio del Comune di Brescia, per riqualificare il Palazzo tra le vie Gramsci e Vittorio Emanuele II offrendo valore aggiunto alla città
Un’installazione artistica contemporanea caratterizza l’iniziativa commissionata dalla Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche e realizzata da Agliardi Srl
Intervenire, per metterlo in sicurezza, su un complesso immobiliare che sorge in una posizione strategica, dal punto di vista urbanistico e della viabilità cittadina, riducendo al minimo i disagi di passanti, automobilisti e inquilini. Tenendo anche conto che l’immobile è sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza dei Beni architettonici e culturali, per via del suo collocamento lungo il cono ottico del Cidneo, che unisce idealmente l’omonimo colle, al centro della città e a Brescia Due, e per la sua adiacenza a edifici storici. Questa la sfida che committenza (Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche), impresa (Agliardi Srl), tecnici e progettisti (Gruppo “re_load” guidato dall’architetto e ingegnere Giuliano Venturelli, con l’ingegnere Davide Riva direttore dei lavori), hanno affrontato sin dalle prime fasi progettuali dell’intervento sull’edificio posto all’angolo tra via Gramsci e via Vittorio Emanuele II, composto da tre blocchi distinti e costruiti in epoche diverse, tra la metà degli anni quaranta e cinquanta del secolo scorso. “La torre, costituente il blocco principale del complesso immobiliare – spiega Francesco Bettoni, presidente della Fondazione proprietaria dello stabile – ha iniziato a manifestare dei preoccupanti fenomeni di distacco del rivestimento in pietra a ‘spaccatello’, compromettendo la sicurezza dei passanti e dei mezzi che transitano lungo via Gramsci e via Vittorio Emanuele II. Abbiamo ritenuto doveroso intervenire tempestivamente – continua Bettoni – per la messa in sicurezza, preoccupandoci anche della qualità architettonica dell’intervento e della riqualificazione energetica”. La superficie totale esterna lorda dei tre blocchi che compongono l’edificio è di circa 9.500 metri quadri. Dopo attenta analisi, come spiega Venturelli: “Si è scelto di adottare la tecnologia della facciata ventilata delle pareti (intervento che attualmente riguarda solo la torre) che prevede l’applicazione a secco, sulla superficie esterna dell’edificio, di pannelli di opportuno spessore fissati meccanicamente a una struttura di sostegno ancorata alla muratura. Grazie al fissaggio meccanico si possono rivestire le pareti degli edifici in tutta sicurezza, con materiali di diverso tipo, forma e colore, per imprimere un’immagine architettonica ben precisa”. Un aspetto che non si è tralasciato riguarda la valutazione della fase cantieristica, come sottolinea Bortolo Agliardi, amministratore dell’impresa esecutrice dei lavori: “L’intervento occuperà la sede stradale e il marciapiede per alcuni mesi. Un approccio progettuale e cantieristico tradizionale avrebbe comportato disagi molto elevati sia alla viabilità pedonale, eliminando di fatto la possibilità di fruizione del marciapiede in un nodo viario rilevante per la vita cittadina, sia al normale svolgimento delle attività commerciali del complesso, arrecando consistenti danni economici alle attività”. Per arrecare disagi limitati, si è creato un portico provvisorio, spostando l’area di cantiere al primo piano. In questo modo il marciapiede e l’accesso alle attività commerciali non sono compromessi.
“In sintesi l’intervento proposto prevede la sostituzione della facciata in tozzetti di pietra – evidenzia Davide Riva – con una nuova facciata ventilata di colore simile all’esistente, la sostituzione delle lastre in pietra di colore grigio con una facciata ventilata con lastre di colore e finitura simili alle esistenti ed il mantenimento delle lastre in pietra esistenti per i primi due piani”. I nuovi materiali da adottare, la loro finitura di superficie ed il formato sono stati campionati e approvati durante i sopralluoghi effettuati direttamente in sito da parte del funzionario della Soprintendenza dei beni architettonici. Il cantiere in oggetto presenta un’altra caratteristica di assoluto rilievo: mentre nella quasi totalità dei casi i teli di rivestimento dei lavori ospitano pubblicità a pagamento, in questo caso si è deciso di investire, ospitando una vera e propria opera d’arte contemporanea.
La particolare iniziativa è spiegata nei dettagli da Chiara Rusconi, fondatrice della galleria d’arte cittadina “Apalazzogallery”. Like a jellyfish within architecture, (come una medusa dentro l’architettura) è il nome dell’intervento artistico per le due facciate della torre del complesso in ristrutturazione all’angolo tra via Gramsci e via Vittorio Emanuele II. “Questa grande installazione artistica di Natalie Hausler (Monaco di Baviera, 1983) – racconta la Rusconi – fa riferimento a un lavoro della stessa del 2011, basato sulla sua pratica poetica e tratto da una delle sue raccolte di poesia. La tecnica dell’opera originale, qui tradotta su un enorme telone che copre le impalcature, si rifà a una tecnica antica per la riproduzione di copertine di libri. Partendo dall’originale, attraverso strati, copie e slittamenti, l’artista (che sarà a Brescia a settembre) crea distorsioni e una prospettiva indefinibile ma pur sempre leggibile. Si tratta di un’installazione-poema che lega in modo formale il mondo dell’architettura con quello della pittura e della poesia”. Occupando entrambi i lati del palazzo, l’intervento dell’artista tedesca mostra i diversi aspetti artistici coinvolti, che vanno dalla fotografia alla scrittura e che parlano di convivenza e relazione tra le persone e l’architettura nella contemporaneità. L’intervento artistico nasce dall’idea di Apalazzogallery e Agliardi Srl di utilizzare gli spazi dei cantieri, non solo come luoghi di protezione dei lavori, o come schermi con affissioni pubblicitarie, ma per la prima volta come occasioni per educare alla contemporaneità, all’arte, e per la realizzazione di un’opera a cielo aperto fruibile secondo canoni del tutto nuovi per la città e per l’arte stessa. Il progetto ha patrocinio del Comune di Brescia, assessorato alla Cultura, e il sostegno di Mercury.
Brescia, 4 agosto 2016
Ufficio Stampa Baffelli & Partners direzione@baffelli.com 335 7127249