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E’ morto a Roma a 98 anni Achille Pace, l’artista del filo poetico che si confrontò con Pollock e Klee


E’ morto a Roma, all’età di 98 anni Achille Pace (1923), artista di livello nell’informale e nell’arte astratta del Novecento. Fu poi fondatore del Premio Termoli, che divenne un punto di riferimento internazionale, anche per i dibattiti organizzati a latere. Originario del Molise, Pace si trasferì nel 1935, con la sua famiglia, nella capitale, dove divenne, negli anni Sessanta, uno degli artisti di punta della Scuola romana.

Achille Pace nella fotografia di Michele Porsia

Esordisce nel mondo dell’arte con paesaggi di potente matrice espressionista – nel 1943 – Dal 1957, dopo un lungo viaggio in Svizzera che gli ha permesso di conoscere l’espressionismo tedesco, ma soprattutto la teoria e le opere di Paul Klee, in un breve giro di tempo cambia radicalmente il suo modo di dipingere: influenzato dall’Action painting americana arrivata in Italia nel dopoguerra, attraversa un breve periodo informale, ma presto comprende che la pura azione irrazionale non può costruire pensiero.
Un’opera di Achille Pace caratterizzata dalla Poetica del filo

Dopo la morte di Jackson Pollock del 1956, inizia ad usare il filo e altri materiali tessili come strumento d’espressione, unendo la pittura alla tecnica dell’assemblage. Già nel 1957 sono presenti opere che usano il filo su sfondo monocromo.