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EXPO 2015| IL PRINCIPE DEI SOGNI Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino


[box type=”note” ]Il Principe dei sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino
dal 30 aprile al 23 agosto
Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale – Milano
ORARIO
lunedì 14.30 – 19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30
giovedì e sabato 9.30 – 22.30
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
 
INGRESSO
€ 10,00  BIGLIETTO INTERO (comprensivo di audio guida gratuita o di sistema microfonaggio per gruppi)
€ 8,00   BIGLIETTO RIDOTTO (comprensivo di audio guida gratuita o di sistema microfonaggio per gruppi): gruppi (di almeno 15 e massimo 25 persone), visitatori fino a 26 anni, visitatori oltre i 65 anni, possessori di card annuale Musei di Milano, etc.
€ 5,00  INGRESSO RIDOTTO SPECIALE (comprensivo di audio guida gratuita o di sistema microfonaggio per gruppi): gruppi di studenti delle scolaresche di ogni ordine e grado, etc.
BIGLIETTO FAMIGLIA : 1 o 2 adulti + bambini (da 6 a 14 anni): adulto € 8,00 – bambino € 5,00
Il visitatore che si presenterà alla biglietteria della mostra “IL PRINCIPE DEI SOGNI” con il biglietto della mostra “LEONARDO DA VINCI” avrà diritto ad un ridotto di € 6,00
INFO E PRENOTAZIONI
Tel. 892234
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[googlemap src=”” width=”200″ height=”300″ align=”alignright” ]Dopo lo straordinario successo ottenuto al Palazzo del Quirinale, dove è stata inaugurata lo scorso 17 febbraio, la grande mostra “Il Principe dei sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino”, realizzata in occasione di Expo Milano 2015, giunge nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, dove gli arazzi resteranno esposti dal 30 aprile al 23 agosto 2015.
L ’esposizione raduna dopo centocinquanta anni i venti arazzi cinquecenteschi commissionati da Cosimo I de’ Medici che raccontano la storia di Giuseppe narrata nella Genesi (37-50).
Gli arazzi, divisi per volere dei Savoia nel 1882 tra Firenze e il Palazzo del Quirinale, grazie all’impegno della Presidenza della Repubblica Italiana e del Comune di Firenze, tornano ad essere esposti insieme in una mostra unica. Dopo la tappa di Roma, nel Salone dei Corazzieri del Palazzo del Quirinale, saranno esposti a Milano nella Sala delle Cariatidi e successivamente a Firenze nella Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio dal 15 settembre 2015 fino al 15 febbraio 2016.
La straordinaria raffinatezza della loro manifattura, l’unicità della composizione dei soggetti raffigurati, la singolare vicenda storica che li ha interessati, profondamente intrecciata alla storia d’Italia, fa di questo progetto espositivo un evento di portata internazionale e di eccezionale rilevanza simbolica, culturale e storico artistica.
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L’esposizione, a cura di Louis Godart, è promossa dalla Presidenza della Repubblica Italiana, dal Comune di Firenze e dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Comunicare Organizzando – in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dei Beni e delle AttivitĂ  culturali e del Turismo, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Expo 2015 e la Fondazione Bracco. La mostra è stata resa possibile grazie al contributo di Gucci (main sponsor) e alla partecipazione di Acea, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Poste Italiane e Daikin.
L’evento fa parte delle iniziative di ExpoinCittà, il palinsesto di oltre 20mila iniziative, promosso dal Comune e dalla Camera di Commercio di Milano, che accompagnerà la vita culturale della città durante il semestre dell’Esposizione Universale. L’organizzazione è a cura di Comunicare Organizzando insieme a Palazzo Reale.
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Gli arazzi
Questa serie di panni monumentali, oggetto di un complesso e pluridecennale restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e il Laboratorio Arazzi del Quirinale, rappresenta una delle più alte testimonianze dell’artigianato e dell’arte rinascimentale. Gli arazzi con le Storie di Giuseppe vennero commissionati da Cosimo I de’ Medici tra il 1545 e il 1553 per la Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio a Firenze. I disegni preparatori furono affidati ai maggiori artisti del tempo, primo fra tutti il Pontormo. Ma le prove predisposte da quest’ultimo non piacquero a Cosimo I, che decise di rivolgersi ad Agnolo Bronzino, allievo del Pontormo e già pittore di corte, e a cui si deve parte dell’impianto narrativo della serie. Tessuti alla metà del XVI secolo nella manifattura granducale, tra le prime istituite in Italia, furono realizzati dai maestri arazzieri fiamminghi Jan Rost e Nicolas Karcher sui cartoni forniti da Agnolo Bronzino, Jacopo Pontormo e Francesco Salviati.
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