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Festival del Fumetto da Marciapiede. A Ome giorni d’arte, performance, gessetti e feste


Ome, paese della Franciacorta, in provincia di Brescia, organizza la prima edizione del Festival del fumetto da marciapiede. Ricco il programma della manifestazione, con la partecipazione di grandi firme del fumetto, performance, educational e numerose attività, tra arte, bollicine, mostre – come quella dedicata a Rubén Sosa, gigante del fumetto mondiale -. Gli appuntamenti il 2, il 3 e il 4 luglio. Il calendario della manifestazione è stato presentato oggi dal sindaco Alberto Vanoglio, dal direttore artistico Pietro Arrigoni e dal critico d’arte Federico Bernardelli Curuz, curatore della mostra “Rubén Sosa, come in un film”.

Il programma completo 
FESTIVAL DEL FUMETTO DA MARCIAPIEDE – PROGRAMMA DEGLI EVENTI 2021

di Pietro Arrigoni
Direttore artistico
del Festival del fumetto
da marciapiede

Perché un festival di fumetti e illustrazioni da marciapiede?
L’idea di un festival di fumetti e illustrazioni da marciapiede nasce dalla volontà che tutti possano vedere e leggere, nella casualità degli impegni giornalieri, le immagini create dalle persone.
Che possano stupirsi nell’inciampare nei fumetti: disegni, illustrazioni, parole e scarabocchi.
Perché i fumetti sono casuali, puoi incontrarli andando dal fornaio, dal medico di base, dal curato, dal gelataio e dal macellaio.
Pagine di fumetti disegnati con il gessetto bianco.
Storie da sfogliare con gli occhi, ma anche da calpestare.
In una società dove i marciapiedi sono invasi dalle ruote delle auto, dai motorini parcheggiati e dalle sedie dei bar, il marciapiede è la struttura viva e di relazione della città: un suo organo vitale.

Perché proprio il gessetto bianco?
Il gessetto lascia il segno ma non inquina. È uno strumento di arte rispettoso dell’ambiente. In più, sottolinea il valore del tempo e del momento presente, perché cambierà in base alle condizioni meteorologiche e al passare dei giorni.
Il gessetto diventa lo strumento per creare le condizioni di una vicinanza, a maggior ragione in un momento così particolare, in cui questa forzata lontananza ci spinge a ricercare opportunità di relazione attraverso nuove forme di comunicazione.

 

Il marciapiede è lo spazio dove avvengono gli scambi tra le persone, dove anche i ragazzi si educano alla solidarietà tra loro e con gli altri; ma è necessario che sul marciapiede si affaccino case e negozi, si aprano finestre e porte. Mi piace l’idea di “possedere” il marciapiede, che non serva solo a passare da un edificio all’altro ma possa diventare decisivo per un’azione collettiva, per i giochi dei bambini, l’educazione dei ragazzi e l’interazione con gli adulti che vivono quegli spazi.
Smarrirsi dentro i marciapiedi per ritrovarsi in una foresta di fantasia e creatività. Uno stupore dove le pagine sono i nostri passi e i nostri occhi.
Viaggiare senza navigatore tra i marciapiedi della Franciacorta. Tutto questo nel primo Festival dedicato ai fumetti e illustrazioni con il gessetto bianco sui marciapiedi del Comune di Ome.
Disegnare non deve essere un semplice disegno, ma un’esperienza viva fatta di interiori sconvolgimenti, tensioni, gioia e soluzioni.
I marciapiedi conservano la nostra memoria collettiva, sono elementi che si oppongono – come possono – alla standardizzazione in corso, che è l’evento preponderante dell’attuale trasformazione sociale. Ogni marciapiede racconta una storia, se solo sappiamo leggerla.
Primo Levi ci ricorda l’importanza storica e letteraria dei marciapiedi, da Dante ai Promessi sposi al suo racconto “Segni di pietra”.
“Segni sulla pietra”, l’articolo dedicato ai marciapiedi di Torino, è un perfetto esempio di antropologia urbana. Levi cammina per la sua città e descrive i marciapiedi. Biasima che oggi i marciapiedi siano fatti d’asfalto. Riflette sul fatto che un giorno su questo manto verrà adagiato chissà quale altro materiale e gli archeologi di quei secoli futuri potranno leggere la nostra civiltà attraverso tappi-corona della Coca Cola e anellini a strappo della birra in lattine, ricavandone dati sulla qualità e quantità delle nostre scelte alimentari. Come in tutte le città, scrive Levi, i marciapiedi sono pieni di sorprese.

Il nostro obiettivo è che tutti coloro che verranno per tre giorni a Ome diventino curiosi investigatori dello spazio urbano e lo osservino creando una relazione fra quello che sta in basso e i muri circostanti. Se le nostre città sono luoghi ambivalenti, pericolosi e ameni, molesti e piacevoli, molto dipende da come le viviamo e da come sappiamo “vivere”, come una biblioteca a cielo aperto, i nostri marciapiedi.
Chiediamo a tutti di collaborare lasciando un loro pensiero. Uno spazio narrativo insolito, che vogliamo non riservato ai professionisti, ma aperto a tutti.
Di questo progetto è protagonista la tentazione di essere catturati dal piacere del pensiero: per leggere più di quello che si legge, per vedere più di quello che c’è da vedere, per sentire più di quel che c’è da ascoltare.
Vogliamo sviluppare il senso di una Comunità e l’attitudine all’esplorazione, per portarne alla luce le emozioni attraverso mondi da visitare, camminando e interagendo.

 

MOSTRA “RUBEN SOSA: COME IN UN FILM”

 

Venerdì 2 luglio alle 17, alle Cantine Majolini di Ome nell’ambito del Festival del fumetto di marciapiede, viene inaugurata la la Mostra Rubén Sosa, come in un film”Sosa, cittadino bresciano per quasi 30 anni, intellettuale di origine argentina fuggito dalle persecuzione del regime, fu un protagonista assoluto del mondo del fumetto,
Nella mostra, curata da Federico Bernardelli Curuz -Giornalista, Critico d’arte e Direttore Responsabile della rivista Stile Arte- saranno esposte circa 50 opere del Maestro.
La mostra documenta, attraverso l’esposizione di tavole originali di illustrazione o di fumetto – un talento  assoluto: una cinquantina di opere originali, a partire dai lavori creativi senza sceneggiatura, fino alle illustrazioni per campagne-progresso – come quelle legate al ciclo dell’acqua – o all’epica narrazione della Mille Miglia, fino a giungere alla notte profonda di It-Alien.
La mostra costituisce un’occasione per il recupero di testimonianze della moglie di Sosa, Flora Beker e delle figlie, Ileana e Muriel.
Alla inaugurazione saranno presenti il presidente Elisabetta Maio e gli interpreti LIS/italiano (Lingua dei Segni Italiana) dell’associazione CONOSCI LIS ODV Organizzazione di Volontariato.

ORARI MOSTRA:
Vernissage: venerdì 2 luglio, dalle 17 alle 19, senza invito.
Sabato 3 e domenica 4 luglio: 10-13 | 14-18 con visite guidate di circa 30 minuti, per
gruppi di massimo 12 persone, su prenotazione.
ENTRATA GRATUITA a gruppi – nel pieno rispetto delle normative anti COVID-19 –
accompagnati dal personale della mostra.
PER TUTTE LE VISITE – nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 – È RICHIESTA LA
PRENOTAZIONE ai seguenti riferimenti della Cantina Majolini: visite@majolini.it – tel.
030 6527378

Alberto Vanoglio, sindaco di Ome: “Lo scorso anno per caso (o per destino), Pietro Arrigoni ha chiesto ospitalità a Ome: voleva una tavola dove poter dipingere, insieme ad altri artisti, insieme a tutti, bambini, passanti, adulti, nonni. Mi ha chiesto i marciapiedi di Ome! Come rifiutare un’azione d’arte collettiva? Un azzardo sembrava, è stato un successo. Per due giorni i gessetti bianchi hanno tracciato linee, segni, pensieri, fumetti in piazza e per le vie di Ome.


Quest’anno volevamo replicare, dando corpo all’intuizione improvvisata dello scorso anno: un intero festival dedicato al fumetto e all’illustrazione.

Ome si è messa in moto e ha fatto rete.
Grazie ai giovani omensi, studenti di grafica, foto, video e comunicazione che sono diventati lo staff operativo del festival.

Grazie alle cantine, e ai ristoranti che hanno aderito ospitando eventi e inventandosi menù del fumetto e scarabocchi di degustazione. Agli hotel e ai b&b che accoglieranno gli artisti. Ai cortili delle frazioni che ospiteranno dibattiti e presentazioni di libri. Alle associazioni che collaboreranno a vario titolo, dall’AGe  per i laboratori di illustrazione all’Accademia Musicale di Ome con gli interventi musicali fino a una maratona teatrale ispirata proprio al mondo dei fumetti.

Un paese intero che per 3 giorni sarà scosso e ravvivato dall’arte e dalla passione.

Sono grato a Pietro Arrigoni per aver deciso di portare le sue idee creative proprio qui, a Ome, in Franciacorta. Le nostre colline e le nostre strade sono pronte ad accogliere il festival e i suoi visitatori, saranno 3 giorni d’incanto!”