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Figure demoniache nascoste nella Natività di Palermo del Caravaggio, rubata dalla mafia. Scoperta


di Maurizio Bernardelli Curuz
Sarò brevissimo in quanto non devo dimostrare nulla, ma semplicemente mostrare parti della Natività del Caravaggio, in rilievi totalmente inediti. Si tratta esclusivamente di mostrare, poichè l’opera d’arte è vettore, di per sè, dei propri contenuti iconici.
L’ANTEFATTO – Durante lo studio dei disegni del Fondo Peterzano, attribuiti da me e dalla collega Adriana Conconi Fedrigolli, al Caravaggio, mi ero imbattuto in alcune immagini molto eloquenti, tra le quali alcune figure composite che erano leggibili almeno in due versi. In particolare, io e la collega eravamo rimasti colpiti da questo disegno, che avevamo pubblicato nel “Giovane Caravaggio: le cento opere ritrovate. Una scoperta che rivoluziona il sistema Merisi”.

Immagini tratte da “Giovane Caravaggio: le cento opere ritrovate. Una scoperta che rivoluziona il sistema-Merisi” Di Maurizio Bernardelli Curuz e Adriana Conconi Fedrigolli

Il disegno, girato in due versi, mostra un impianto iconico leonardesco, nel volto, e uno sviluppo compositivo evidentemente influenzato dalle ricerche arcomboldesche. Il Fondo Peterzano, nel quale questo disegno si trova, contiene circa 1500 opere, numerose delle quali attribuibili a Peterzano stesso – maestro di Michelangelo Merisi, com’è certo, grazie a un contratto notarile stipulato dalla madre del Caravaggio e dal pittore – e almeno cento ascrivibili, secondo il nostro studio, al giovane allievo, nel percorso formativo. Lo studio di queste immagini reversibili mi ha indotto ad approfondire eventuali costrutti arcimboldeschi nelle opere conclamate di Michelangelo Merisi. La verifica è stata ampiamente positiva. Caravaggio non è un pittore semplicemente frontale, ma compone i quadri con una tecnica simile a quella di Arcimboldo: figure nelle figure, immagini retroverse, immagini ambigue, leggibilità in più versi.
LE FIGURE COMPOSITE NELLA NATIVITA’ DI PALERMO
RUBATA DALLA MAFIA NELL’OTTOBRE DEL 1969

La ricerca condotta su tele e radiografie, mi ha permesso di stabilire che i quadri di Caravaggio sono costruiti affinchè siano leggibili, generalmente, dai 4 lati. L’intervento compositivo avvenne certamente con la sovrapposizione di numerosi cartoni ritagliati – alcuni dei quali sviluppati a partire dai disegni conservati a Milano – e la tracciatura delle silhouette con il dorso del pennello o con il colore. Rispetto al lato maggiore, gli altri lati costituiscono un controcanto tematico del soggetto principale, secondo una precisa topografia semantica. L’opposto – ottenuto con una rotazione di 180 gradi – diviene sempre particolarmente cupo e inquietante. Il mondo al contrario configura, nello stesso quadro, l’area d’abisso del Male. Di seguito alcune delle maggiori immagini presenti nella Natività di Palermo. La violenza di questi particolari nascosti o semi-nascosti – ma probabilmente molto evidenti alla cerchia del maestro – sembra configurare una reazione alla Chiesa, forse ritenuta, da Caravaggio, colpevole di una trasformazione demoniaca del messaggio di Cristo. Da approfondire, certamente, è il legame di Caravaggio con il pensiero di Giordano Bruno e con lo sviluppo del neoplatonismo rinascimentale, come con due matrici compositive precise e collegate: Leonardo e Arcimboldo. Il controcanto potrebbe essere stato, pure, originato una narcisistica e virtuosistica sfida del pittore ai committenti, attraverso l’inserimento di particolari demoniaci, di immagini sessuali
Caravaggio. San Matteo e l’Angelo, inedito particolare fallico, piede dell’angelo

o violente, all’interno di spazi di devozione, senza che i committenti stessi se ne potessero avvedere.
LE IMMAGINI DEL CONTROCANTO
NELLA NATIViTA’ DEL CARAVAGGIO
RUBATA DALLA MAFIA

Mi limito alla segnalazione di macro-figure – con particolare riferimento al cavallo – e di macro elementi particolarmente evidenti, lasciando ad altri, successivi interventi, l’approfondimento di cripto-pitture di dimensioni inferiori, presenti nello stesso dipinto.





I QUADRI DEL CARAVAGGIO
SONO LEGGIBILI DAI QUATTRO LATI
CON UN SENSO COMPIUTO
E IN SEQUENZA: IL CASO
DELLA VOCAZIONE DI MATTEO

Propongo le immagini della Vocazione di Matteo della Cappella Contarelli di Roma, come esempio evidente del modo di comporre del Caravaggio. Tutti gli altri dipinti del maestro rispondono a questa regola di derivazione arcimboldesca. Mi riservo di presentare i lati inediti degli altri dipinti, in interventi successivi.