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Gino Severini. Il solo pittore europeo che ha saputo coniugare Futurismo e Cubismo




Voltate le spalle al Futurismo, Gino Severini – amico di Picasso, Braque e Gris – approda al Cubismo.
Nelle sue opere di quel periodo, le forme giacciono sulla tela in una perentoria piattezza. Perduta la propria consistenza, esse nascondono tuttavia un’imprevedibile vocazione dinamica, determinata dal sapiente ricorso allo slittamento dei piani. Un linguaggio ancora una volta unico e inconfondibile. Severini è il solo pittore in Europa ad aver trovato la formula di raccordo tra Futurismo e Cubismo, in una sintesi degli aspetti cardine dei due movimenti, che giganteggiano da rivali nella battaglia delle avanguardie.

Danseuse, 1915-16. Il quadro è ritenuto dagli studiosi un estremo tentativo di Severini di coniugare Futurismo e Cubismo, prima dell’abbandono del movimento fondato da Marinetti
Danseuse, 1915-16. Il quadro è ritenuto dagli studiosi un estremo tentativo di Severini di coniugare Futurismo e Cubismo, prima dell’abbandono del movimento fondato da Marinetti

Natura morta “Nord-Sud”, 1917
Natura morta “Nord-Sud”, 1917


[box type=”shadow” width=”650″ ]9788884161895LETTURA CONSIGLIATA – CLICCA QUI E ACQUISTA IL VOLUME
La vita di un pittore
di Gino Severini
Prezzo: € 32.00
Le città a cui mi sento più profondamente affezionato sono Cortona e Parigi: nella prima sono nato fisicamente, nella seconda intellettualmente e spiritualmente. È questo l’incipit de “La vita di un pittore” di Gino Severini (1883-1966), non solo un documento indispensabile per conoscere uno tra i più importanti pittori del Novecento, ma soprattutto un affascinante, vivissimo affresco della irripetibile stagione artistica che si visse a Parigi nei mitici anni Venti e Trenta[/box]