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Giulio Alvigini, la scultura dell'uomo messo in un angolo. Esclusione e meditazione


Giulio Alvigini, Premio finalisti Nocivelli 2017, illustra la propria opera.
www.premionocivelli.it/opera/i-will-never-copy-maurizio-cattelan-anymore

“Credo che I will never copy Maurizio Cattelan anymore sia l’ennesimo tentativo (fallimentare) di esorcizzare una delle isterie più frequenti nell’autoanalisi della figura del giovane artista: la frustrazione dell’epigonismo e la paura di un confronto citazionistico già perso in partenza. Davanti all’accusa e alla “punizione” simpsoniana inflitta per l’uso/abuso improprio di stilemi brandizzati altrui, l’installazione vuole descrivere, attraverso l’utilizzo del pupazzo come un’io feticcio, un’ulteriore via interpretativa sul tema: la costruzione di una carriera epigonale come scelta e discorso artistico, come forma di resistenza che si svolge in parallelo ad una distanza storica”.
“L’opera è un autoritratto, la somma di una stratificazione di ossessioni che compongono una micro-narrazione, la sintesi di un discorso e di un pensiero intento a tirare le somme di un percorso svolto fino a quel momento e il trampolino per un salto nel vuoto della prossima opera. Falsamente nichilista e astutamente demenziale, l’ennesimo pronipote di Pinocchio porta a termine la sua inumana punizione nell’angolino dei ripudiati e progetta la sua prossima trappola”.

Sent by Barbara Bongetta

Giulio Alvigini è nato a Tortona nel 1995. Vive e lavora a Torino.
www.giulioalvigini.com