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Hiv Aids, tra invisibile e visibile. La mostra inedita alla Gamec di Bergamo


Arcigay Bergamo Cives, in collaborazione con la GAMeC ha organizzato per la prima volta nella storia di Bergamo una mostra aperta a tutti sul tema HIV e AIDS dal titolo: HIV/AIDS tra invisibile e visibile.
Otto artisti hanno deciso di collaborare a questo progetto, creando dipinti, sculture e installazioni artistiche specifiche per questo tema che purtroppo è tornato centrale in bergamasca e in Lombardia.
“Basta guardare i dati diffusi a Settembre 2017 dal COA (Centro Operativo Aids dell’istituto superiore di sanità) – spiega Marco Arlati Presidente Arcigay Bergamo Cives – dove su 130.000 persone sieropositive in Italia, più di 20.000 risiedono in Lombardia. Arcigay Bergamo Cives attraverso il suo gruppo Salute, è riuscito a creare un progetto organico con la collaborazione della GAMeC e del reparto ASST Papa Giovanni XXIII, una mostra aperta al pubblico dal 1 Dicembre al 9 Dicembre ( dalle 10:00 alle 18:00 tutti giorni tranne martedì)”. L’inaugurazione sarà sabato 1° Dicembre alle ore 15:00 ( INGRESSO LIBERO ) con L’ intervento della Dott.ssa Serena Venturelli – ASST Papa Giovanni XXIII – presso lo Servizi educativi della GAMeC 16:00 apertura mostra con la presentazione degli artisti e l’intervento degli ospiti sul tema; a seguire un rinfresco. Siamo molto contenti di aver ottenuto il patrocinio della Provincia di Bergamo, del Comune di Bergamo e dell’Ospedale Papa Giovanni XXII.
“Questo è un segnale forte di come tutte le istituzioni siano in prima linea su questa tematica e supportino le associazioni che da anni operano sul territorio bergamasco per fare prevenzione e formazione, soprattutto sui giovani che hanno abbassato la guardia. Infatti la tematica non tocca solo la popolazione Gay, ma è trasversale per tutti gli orientamenti sessuali – prosegue il presidente Arlati – . C’è una mancanza di informazioni nelle scuole e si aggiunge il silenzio in famiglia su queste tematiche.
Crediamo fortemente che bisognerebbe potenziare le ore di educazione sentimentale e sessuale nelle scuole medie e superiori, per diffondere sempre di più l’importanza della prevenzione e dell’utilizzo del profilattico, che ha una funzione primaria assoluta, bloccare la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili.
Questa mostra sarà anche l’occasione per porre l’attenzione sull’importanza del test e su come bisogna stigmatizzare e abbattere la paura delle persona seriopositive. Infatti, una persona che è seriopositiva ed è in cura, presenta una carica virale talmente bassa da non risultare più infettiva per altri, ecco perché è essenziale prevenire, fare i test, tenersi controllati e nel caso di esito positivo, iniziare subito la cura. Ringraziamo la GAMeC, e tutti coloro che grazie alle loro libere donazioni hanno permesso di poter costruire questo progetto: Carmela Rigamonti, Museum casa e Comunità Emmaus”.