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I capolavori ottici di Franco Grignani (1908-1999), l'artista che ideò il marchio Pura lana vergine


Franco Grignani, Progetto per il Marchio Pura Lana Vergine (Progetto prescelto), 1963, assemblaggio fotografico su cartoncino, 43 x 31.5 cm, Archivio privato, © Matteo Zarbo

Nato nel 1908 a Pieve Porto Morone, in provincia di Pavia, Grignani si avvicina presto all’ambito artistico. Già alla fine degli anni venti inizia a dedicarsi alla sperimentazione innovativa, anche grazie all’uso della macchina fotografica. A metà del secolo scorso, Grignani scopre le possibilità linguistiche della fotografia, spingendosi nel territorio dell’astrazione, apparentemente estraneo a quella disciplina.
Franco Grignani, Dissociazione dal bordo, 1969, acrilico su cartone Schoeller e masonite, 70 x 70 cm, Collezione privata, Collezione privata, © Matteo Zarbo

Fu proprio nel periodo immediatamente post-bellico, che Grignani a fianco della sua passione per la fotografia si dedica a quella di graphic designer. Negli anni’50 inizia una lunghissima collaborazione con Alfieri & Lacroix, diventa art director della rivista “Bellezza d’Italia”, house organ della Dompé Farmaceutici di cui sarà anche autore della comunicazione. È selezionatore, impaginatore e autore delle copertine di “Pubblicità in Italia”.
Franco Grignani, Grandangolare, 1965, tecnica mista su cartone Schoeller, 75 x 104 cm, Collezione privata, © Matteo Zarbo

Nel periodo del boom economico italiano, Grignani lavora come grafico per la grande committenza, per clienti quali Pirelli, Arnoldo Mondadori Editore, Fiat, Ermenegildo Zegna, disegna marchi (tra cui Camiceria Cinquini di Bergamo, Chemi, Galleria Peccolo di Livorno, Montesud, Solo Seta Sempre Seta, Aerhotel, Breda Nardi, Ceramiche Falcinelli, Centro Cultura Giancarlo Puecher, Galleria S.Fedele) e cura campagne pubblicitarie. Anche in questo ambito, Grignani si dimostra un grande innovatore: alle immagini oggetto degli annunci pubblicitari era solito aggiungere degli scritti, a metà tra la poesia e il racconto.
Franco Grignani, Proiezione ondulata, 1965, olio su tela, 96 x 134 cm, Collezione privata, © Matteo Zarbo

Percorso tra le opere
FRANCO GRIGNANI (1908-1999)
Polisensorialità fra arte, grafica e fotografia
Chiasso

L’antologica del 2019 ( 17 febbraio.15 settembre A cura di Mario Piazza e Nicoletta Ossanna Cavadini) ha esplorato tutti i settori percorsi da Grignani nel corso della sua carriera, dalla grafica al design, dalla fotografia alla pittura e alla scultura.
oltre 300 opere – tra immagini fotografiche, opere pittoriche, logotipi, materiali originali legati alla grafica e alla comunicazione pubblicitaria, oggetti di design -, dalla sua iniziale sperimentazione fotografica alla grafica pubblicitaria e alla Optical Art. La mostra è il risultato di una lunga ricerca scientifica condotta nell’archivio Franco Grignani, oltre che nei fondi del MUFOCO — Museo della Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI), dell’Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva AIAP e in importanti collezioni private italiane e svizzere.
CATALOGO
Skira con i saggi di Roberta Valtorta sulla fotografia astratta, di Mario Piazza sul valore sinestetico di sperimentazione, di Giovanni Anceschi sulle alterazioni ottico-mentali, di Bruno Monguzzi sulle tensioni emotive dell’intera opera e di Nicoletta Ossanna Cavadini sul rapporto di esempio da seguire per i giovani grafici svizzeri agli inizi degli anni ’60 e ’70 nell’asse Basilea-Zurigo-Milano della Kunstgewerbeschule, oltre a testimonianze di grafici la cui vita professionale è mutata a seguito della conoscenza diretta dei lavori di Franco Grignani, fra cui Francesco Milani, Heinz Waibl, Laura Michieletto, Lora Lamm, Till Neuburg, Klaus Zaugg, Mario Trueb, Claude Gressli, Nanette Libiszewski, Serge Libiszewski, Ruedi Kuelling, Bruno Suter.
Info: www.centroculturalechiasso.ch/m_a_x_museo/franco-grignani-1908-1999-polisensorialita-fra-arte-grafica-e-fotografia/