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“Il detenuto in fuga l’ho dipinto io”. Qui il video di Banksy che mostra la stesura clandestina dell’opera


La rivendicazione di autografia è giunta secondo un protocollo utilizzato dalle organizzazioni terroristiche. Il celeberrimo quanto misterioso artista britannico Bansky – autore valutatissimo nell’ambito di una street art caratterizzata da un registro pop poetico – ha ammesso, con un video – che qui pubblichiamo – e alcuni messaggi sui social, la paternità del dipinto parietale realizzato nei giorni scorsi sul muro di cinta dell’ex prigione di Reading in Inghilterra. L’opera – che ritrae un detenuto in fuga – è stata intitolata ‘The Create Escape”. Il filmato, che qui presentiamo, è un’opera sull’opera. Vi si vede – ma sempre “velato” Banksy mentre dipinge il murale, nell’oscurità – e ciò è interessante, per osservarne la tecnica – fingendo di seguire le istruzioni del pittore e personaggio televisivo americano, Bob Ross, che aveva creato un programma molto popolare intitolato “Il piacere della pittura”. La figura di Ross appare all’inizio e alla fine del documento. Nel sottofondo sonoro del video, sentiamo la sua voce, estrapolata dal programma. Il fatto che l’evaso porti con sé una macchina da scrivere ha fatto pensare che il personaggio, pur all’interno di contaminazioni storiche, sia Oscar Wilde, che fu detenuto a Reading tra il 1895 e il 1897. Ma la tempo stesso lascia intendere che la cultura è una via di fuga e di certa rivincita.

IL VIDEO ORIGINALE DI BANKSY