Press "Enter" to skip to content

Il fuoco sotto il ghiaccio: la vita di Gala, moglie e Dea imperatrice di Dalì


a gala
Gala, moglie e musa di Dalì, donna conturbante e all’apparenza altera, giunse nella vita del pittore come una stella di fuoco. Dalì fu travolto da quella donna forte, risoluta, di dieci anni più vecchia di lui. Donna nella quale parevano unirsi, traslandoli, i sogni incestuosi del maestro e i desideri di umiliare la propria narcisistica onnipotenza. Gala era di origine russa. Il suo vero nome era Elena Ivanovna Diakonova. Era nata a Kazan il 26 agosto 1894 e a undici anni, era rimasta orfana di padre. La madre si era risposata con un avvocato e l’agiatezza della famigli,a le aveva permesso di compiere ottimi studi, a Mosca. Si era diplomata molto brillantemente alla scuola superiore e, grazie a un decreto dello zar, aveva ottenuto il permesso di esercitare la professione di insegnante e di dare lezioni a casa.
Nel 1913, a 19 anni, per problemi polmonari, trascorse un periodo nel sanatorio di Clavadel, a Davos, in Svizzera, dove incontrò Paul Eluard. La sua irruenza, la sua risolutezza, la sua grande cultura impressionarono il giovane poeta, che ne fece costante oggetto dei suoi canti poetici. Un amore che sarebbe sfociato nel matrimonio, celebrato nel febbraio 1917. Un anno dopo sarebbe nata la figlia della coppia. Inquieta, intellettualmente superiore, a volte dolce a volte sprezzante, Gala non poteva seguire la linearità della vita domestica.
Nell’ ottobre 1921 Eluard e la moglie si recarono a Colonia, in Germania, per incontrare il pittore Max Ernst . La giovane signora posò per lui e ne divenne l’amante, senza che questo fosse tenuto nascosto al marito. L’anno successivo, Ernst andò a vivere con i coniugi Eluard nella casa di Eaubonne in Val d’Oise.
Nel 1928, Eluard torna con Gala in una casa di cura, dove trascorrono il loro ultimo inverno insieme. L’anno successivo Gala, divenuta, nel frattempo, dichiaratamente padrona di Max Ernst, incontra Salvador Dalí, che ha dieci anni meno di lei . E ‘amore a prima vista, che porta alla celebrazione del matrimonio civile nel 1932.
Gala è una Dea assoluta, totalizzante. Diviene l’unica modella del pittore, il suo principale soggetto di ispirazione che si trasforma, presto, in una leggenda vivente e un’icona moderna. Da parte sua, la donna gestisce il marito, ne migliora le condizioni economiche e il rapporto con il mercato. Nei reciproci disequilibri emotivi, trovano una perfetta compensazione. Sono il re e la regina, la luna e il sole. Nel 1968 comprano, per coronare un percorso d’onnipotenza, il castello di Pubol in Catalogna, luogo in cui Gala fu sepolta nei giorni successivi alla morte, avvenuta il 10 giugno 1982. Il pittore morì sette anni dopo.