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Come e perchè nasce l'Iperrealismo



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mattew
Mattew Cornell è un artista iperrealista americano. Le sue tele, partendo da un confronto minuzioso con un’immagine fotografica, tendono ad andare, per verità, al di là della stessa realtà oggettiva dell’immagine elettronica. Tutto ciò, come si diceva, si inserisce nel filone iperrealistico, un genere di pittura basato sulla riproduzione di un soggetto fotografico. L’iperrealismo si configura come una nuova tendenza artistica, in America e in Europa, tra la fine degli anni Novanta e il Duemila.

Ciò che differenzia questo genere dal precedente fotorealismo – che si sviluppava, attorno agli anni Settanta-Ottanta – sempre a partire da un’immagine già sintetizzata, che in quel caso era una stampa fotografica – è un sempre maggior incidenza della verità lenticolare, attraverso il modello offerto dalla fotografia elettronica ad alta risoluzione. Nonostante appaia come un’evoluzione della pittura accademica – anche se non si può negare, in parte, il rispetto delle regole dettate dalla pittura pre-impressionista – esso deriva fortemente dal movimento pop, che raffredda, fino ad annullare la soggettività espressiva dell’artista e, contro l’io ipertrofico dell’espressionismo astratto e di ogni pittura interpretativa – recupera il “già fatto” della cultura industriale, restituendone una copia. Ciò crea, insieme, un senso di ammirazione, disagio e ripulsa, poichè mette in discussione il ruolo dell’artista come sciamano che interpreta il mondo, figura alla quale – si pensi al trasporto generale per l’arte di Van Gogh – specie l’Europa è particolarmente legata. Il movimento annovera, tra i principali artisti, sia pittori – Chuck Close, Richard Estes, Ralph Going – che scultori – Duane Hanson, John De Andrea -.