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Iside Calcagnile, lacerti di potatura e ramoscelli come reliquie canterine. Immortali


Iside Calcagnile, sezione Scultura al Nocivelli 2018,  finalista con l’opera Follicoli, analizza il lavoro presentato

www.premionocivelli.it/opera/follicoli
“Follicoli è un dispositivo di segni, un’articolazione composta e frammentata; ri-articola ciò che resta disarticolato. I ramoscelli vengono prelevati da potature e avvolti da acetato sui punti di cesura, in questo modo l’involucro non soffoca l’oggetto e crea una tensione che permette l’illusione di una sospensione. È sui punti in cui è avvenuto il taglio del ramo che si pone l’occhio dell’osservatore, il quale è rimandato a scoprirne l’estensione, in un secondo momento. La potatura diventa un nucleo organico da proteggere, una piccola reliquia e, allo stesso tempo, diviene portavoce della propria capacità segnica. Questo dispositivo di segni non va trattato come un testo da decrittare – non vi è la pretesa di tracciare un discorso – piuttosto una sillabazione di piccoli versi, ognuno con un’inclinazione, uno spessore, una posizione, una sorta di postura”.

“Se il nostro compito è quello di tentare un’incessante riscrittura di ogni porzione di mondo allora è necessario richiamare in causa le cose e uscire definitivamente dal meccanismo di consumo “usa e getta”, creare quindi un’ecologia attiva.
Quello che trovo estremamente interessante è come nessuna cosa possa esser lasciata colma di un significato precedentemente o passivamente acquisito”.

Sent by Barbara Bongetta

Cenni biografici
Nasco a Bologna nel 1993. Dopo essermi diplomata con Simone Pellegrini al Corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, mi trasferisco a Venezia dove seguo il corso di Pittura all’Accdemia di Belle Arti di Venezia prima con Carlo di Raco e poi con Arthur Duff.
Attualmente sto preparando una tesi sull’abduzione come processo descrittivo, esposto da Gregory Bateson.
Contatti
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