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L’ago come pennello. Nuovi studi sullo straordinario piviale di Bologna databile tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo


Tra i tesori d’arte più preziosi che il Museo Civico Medievale di Bologna conserva va annoverato lo splendido piviale di manifattura inglese databile a fine XIII sec. – inizi XIV sec., uno dei capolavori assoluti di quello che viene denominato opus anglicanum, ovvero di una particolare, raffinatissima, tecnica applicata a ricchi e complessi ricami che a partire dal XIII secolo conobbe grande fortuna e dall’Inghilterra si diffuse in tutta Europa.

Spesso tale tecnica, denominata “pittura ad ago”, veniva utilizzata per realizzare prodotti tessili di pregio commissionati come doni di carattere diplomatico o importanti vestimenti sacri destinati ad alti prelati e pontefici, come accadde anche per il prezioso piviale di Bologna, in seta policroma su tela di lino. Si tratta infatti di un’ampia sopravveste liturgica proveniente dalla chiesa di San Domenico a Bologna, che veniva indossata durante le messe pontificali ed altre cerimonie solenni, come attesta la pregiata decorazione eseguita con fili di seta colorata e filo ricoperto di sottile lamine in oro e argento.

A ricostruire in modo puntuale la biografia e il contesto culturale in cui venne realizzato questo oggetto di straordinario valore è il volume in lingua inglese The Bologna Cope: Patronage, Iconography, History, and Conservation, curato da Michael A. Michael (responsabile del progetto “Opus Anglicanum” dell’Università di Glasgow) e pubblicato nel 2022 dalla casa editrice belga Brepols come secondo titolo della collana “Studies in English Medieval Embroidery”.

La prestigiosa pubblicazione internazionale, nata da lunghe e meticolose ricerche e dal restauro conservativo del manufatto operato in anni recenti, verrà presentata giovedì 16 marzo 2023 alle ore 17.00 nella Sala del Lapidario del Museo Civico Medievale (ingresso da via di Porta Castello 3, Bologna). Oltre al curatore Michael A. Michael, interverranno Massimo Medica (direttore Musei Civici d’Arte Antica | Settore Musei Civici Bologna), Giancarlo Benevolo (storico medievista, Musei Civici d’Arte Antica | Settore Musei Civici Bologna) e Manuela Farinelli (restauratrice).
L’ingresso è libero, fino a esaurimento posti disponibili.

Lo splendido mantello processionale unisce due momenti dell’evoluzione del ricamo che si fondono pienamente ed elegantemente: antiche geometrie per le incorniciature stellari che circoscrivono le teste dei santi e uno stile più maturo nelle architetture. La ricca decorazione raffigura le Storie di Cristo e della Vergine ed è suddivisa su un doppio ordine, intervallato da due strette corone semicircolari che racchiudono teste di santi. La narrazione si sviluppa all’interno di architetture ogivali, che scandiscono la successione degli episodi, tra i quali spicca, a fianco della Crocifissione, la scena della Resurrezione. Per la straordinaria ricchezza inventiva, le scene hanno offerto non pochi spunti compositivi agli artisti bolognesi del Trecento e del primo Quattrocento.

Il volume curato da Michael presenta la prima indagine dettagliata del ciclo iconografico raffigurato e documenta gli esiti delle più recenti ricerche condotte dallo staff dei Musei Civici d’Arte Antica di Bologna e da importanti studiosi nel campo dei tessuti e della produzione di paramenti liturgici medievali. Nuove prove di datazione attestano che il vestimento appartenne al pontefice Benedetto XI, al secolo Nicolò di Bocassio, domenicano eletto dopo la morte di Bonifacio VIII, che lo offrì ai confratelli della chiesa di Bologna durante il suo breve pontificato (1303-1304). Come risulta per altri piviali inglesi, è probabile che anche questo fosse stato donato al papa dal re di Inghilterra Edoardo I, a titolo di ringraziamento per i servigi che aveva svolto quando questi, prima di essere eletto papa, e prima ancora cardinale, era stato coinvolto in qualità di maestro generale dell’ordine per conto di Bonifacio VIII nell’arbitrato che vedeva contrapposto il sovrano inglese al re di Francia Filippo il Bello.

Un’indagine completa dei materiali d’archivio relativi al piviale e alla sua riscoperta nel XIX secolo è accompagnata da una dettagliata storiografia della letteratura e della storia espositiva del manufatto, e da un resoconto delle sfide affrontate durante un recente intervento di restauro conservativo. Il trattamento, eseguito da Manuela Farinelli, è stato realizzato in occasione della mostra Opus Anglicanum: Masterpieces of English Medieval Embroidery presso il V&A South Kensington (1 ottobre 2016 – 5 febbraio 2017) che, accanto alla collezione permanente del museo londinese, la più ampia al mondo di materiali tessili realizzati con questa tecnica, ha eccezionalmente riunito una selezione di oltre 100 capolavori del ricamo medievale inglese provenienti da tutta Europa.

The Bologna Cope: Patronage, Iconography, History, and Conservation
A cura di: Michael A. Michael
Editore: Brepols
Pagine: 228
Illustrazioni: 160 col.
Dimensioni: 225 x 300 mm
Lingua: inglese
Anno di pubblicazione: 2022
Prezzo: 125 euro
ISBN: 978-1-912554-87-4

Indice:
Massimo Medica – A King’s Gift to a Pope: Benedict XI and the Bologna Cope
Micheal A. Michael – The Cultural Context of the Bologna Cope: The Design and Production of Opus Anglicanum Liturgical Vestments in England
Franco Faranda and Michael A. Michael – The Iconography of the Cope of San Domenico in Bologna
Giancarlo Benevolo – The San Domenico Cope in the Inventories of the Sacristy and Convent of the Friars Preachers, Bologna: 14th–19th centuries
Silvia Battistini – An Historiography of the Bologna Cope
Marta Cuoghi Costantini – Textiles and Embroidery in Italy between 1200 and 1300
Manuela Farinelli – The Conservation of the Bologna Cope
Silvia Battistini – The Bologna Cope (Catalogue description)

Il volume è disponibile per l’acquisto nel bookshop del Museo Civico Medievale di Bologna.

Informazioni:
Museo Civico Medievale
Via Manzoni 4 | 40121 Bologna
Tel. 051 2193916 – 2193930
museiarteantica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/arteantica
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