Press "Enter" to skip to content

L’amore di Leonardo per Caterina. Chi fu davvero la misteriosa donna evocata dalla fiction Tv


Se il delitto e la morte della serva e modella Caterina sono un’invenzione narrativa della fiction Tv, in nome di Caterina è effettivamente importante, per Leonardo.

Cosa racconta la serie tv Rai

Gli sceneggiatori hanno infatti proiettato su una giovane donna la figura della madre del pittore, che così si chiamava. Donna del popolo, forse schiava proveniente dal medio-oriente – come ipotizzò Vezzosi del Museo ideale di Leonardo da Vinci, basandosi su una dichiarazione relativa a Caterina sclava e sulla presenza di schiavi nella Toscana dell’epoca – Caterina rimase incinta di Ser Piero da Vinci.

Cosa ci raccontano i documenti storici

La ragazza, poichè i documenti relativi all’età della donna sono imprecisi, partorì Leonardo quando aveva un’età compresa tra i 17 e i 25 anni. Il padre di Leonardo, notaio, riconobbe il bambino nato da quell’unione e il nonno ne annotò la nascita, dimostrando la volontà, immediata, di accogliere, in famiglia il piccolo.

Il quadro della situazione familiare potrebbe lasciare intendere che Piero e Caterina si fossero comportati, in quegli anni, come una coppia effettiva.

Le diverse condizioni sociali imposero uno strappo motivato dal fatto che i matrimoni rientravano in una politica di alleanza con le maggiori famiglie di un territorio. Fu così che Ser Piero e Caterina si divisero. Ser Piero si sposò quattro volte. Caterina sposò invece un produttore di vasellame, Antonio Buti (conosciuto come ‘Accattabriga’), che la accettò nella propria casa poco dopo la nascita di Leonardo, presumibilmente con una piccola dote fornita dalla famiglia Da Vinci.

Da Buti, Caterina ebbe alcuni figli. Si può presumere che il legame tra Caterina e il piccolo Leonardo fosse rimasto intenso, quanto invece possa essere stato conflittuale quello di Leonardo stesso con le matrigne e i fratellastri. Si può presumere che mamma e figlio abbiano tentato anche di ricongiungersi.

Le testimonianze dirette di Leonardo nelle sue lettere

In un appunto del Codice Atlantico, forse un abbozzo di lettera che Leonardo scrisse in una data imprecisata tra il 1473 ed il 1487/88 e comunque anteriore al luglio del 1493, leggiamo:

“Dimmi chome le chose passano di cosstà e ssappimi dire se la Chaterina vuole fare”.

Nel Codice Forster III, Leonardo vergava una breve annotazione

“a dì 16 di luglio Catelina venne a dì 16 di luglio 1493”

 Caterina – che si presume fosse proprio la mamma del pittore – si trasferì pertanto a Milano, convivendo con l’artista. Il suo nome figura, infatti, in un elenco di spese steso da Leonardo “addì 29 di gienaro 1494”, in cui figurano acquisti panno per chalze, di un anello di diaspro, di una pietra stellata, oltre a cifre destinate al garzone Salai e a Caterina. La convivenza, purtroppo, non durò a lungo. Nel Codice Forster II, probabilmente verso il 1494/95, Leonardo annota: “Spese per la socteratura di Caterina” e per il pagamento di un medico.

Chi era davvero la Gioconda? Questa è forse la domanda che, quando ci si avvicina al genio leonardesco, tutto il mondo si chiede. Al di là della figura di Caterina, il vero mistero è proprio capire quale sia la figura che si cela dietro l’emblematico sorriso che noi tutti tanto amiamo.  Ecco un affascinante viaggio nel Rinascimento, a cura di Alberto Angela. Il famoso studioso racconta qui i segreti del quadro più famoso al mondo per svelare il volto dell’uomo che ne fu l’artefice, Leonardo da vinci. Il libro Gli occhi della Gioconda di Alberto Angela.

Clicca qui per acquistare il libro su Amazon