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L’armonia degli opposti


di Gualtiero Marchesi

Il cibo si declina nei mirabili calligrammi di un alfabeto infinito. Infinito per forma, infinito per materia. La sua preparazione lo incasella nelle grandi famiglie del cotto e del crudo.
Solo apparentemente stridenti: in realtà, armoniche. Come c’è armonia nella composizione, nell’adagiarsi sulla campitura nera del piatto tondo.
Perché la diversità è ricchezza, è gioia per gli occhi e per la gola.