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Le lacrime del Toro di Wall street per la morte del suo creatore Di Modica. Il blitz del 1989


Lo scultore, lo scorso anno, e un’immagine del 1989, con il suo toro di Wall Street

Il suo toro che richiamava le potenze benigne dell’universo, cercando di orientarle al rialzo delle azioni in Borsa, è un’immagine iconica dell’Occidente. La scultura venne realizzata dall’artista Arturo Di Modica (Vittoria, 1941 – 2021). Modica è scomparso nelle ore scorse e vasto è stato il cordoglio per la sua morte.
Nel 1960, quando aveva diciannove anni, il giovane artista lasciò la Sicilia e trasferì a Firenze, dove frequentò la Scuola libera di nudo all’Accademia di Belle arti e aprì il suo primo studio, dove realizzava i modelli per le sculture in bronzo. Nello stesso periodo lavorò anche al marmo di Carrara. Nel 1973 l’artista, avendo notato lo spostamento dell’asse dell’arte mondiale a New York decise di emigrare e di aprire il proprio atelier nella Grande Mela.
Charging Bull (conosciuta anche come il Toro di Wall Street) fu, di fatto, un’installazione non richiesta, divenuta poi una scultura stabile e amatissima. Nel 1989, senza alcuna preventiva autorizzazione, l’artista decise, infatti, di giocarsi il tutto per tutto. Fece fondere l’opera – per un costo di 360 mila dollari – e la portò all’esterno della Borsa di New York. Fatto possibile in America, impossibile – immaginate quante denunce, multe e processi? – in Italia. I dirigenti della Borsa non furono comunque contenti del toro che non avevano commissionato, e questo fu subito ricollocato in un angolo del triangolo verde del Bowling Green proprio all’inizio di Broadway. Ma quel toro lanciò l’artista. Nel maggio 2010 Di Modica ha installato a Shanghai il Bund Bull, una scultura delle stesse dimensioni del Charging Bull ma raffigurante un toro più giovane per raffigurare il giovanile dinamismo dell’economia cinese. Ora stava lavorando a una scultura alta più di 27 metri, formata da due cavalli che,, impennandosi, avrebbero formato un arco. La morte l’ ha colto all’improvviso nella sua casa di Modica. Nonostante avesse un tumore – curato da anni – l’artista aveva continuato a lavorare e nulla avrebbe lasciato presagire il tragico epilogo, in questi giorni.