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Le stilettate di Zana. Quei candidati alla ricerca dei valori convergenti della tradizione


STILETTATE
di Tonino Zana
Ho moderato un dibattito politico in tempo di elezioni. Organizzatori i giovani di un partito. Sala piena, serata di lunedi, 90% giovani e i genitori di complemento. Ti dico subito, caro direttore, non si tratta del mio partito se ti parlo di una passione antica, di un impegno introvabile e di una ricognizione di principi fuori moda eppure così forti, nostri e sensati, allora, per me, sarebbe la partita, non il partito, di tanti.
Il giovane parlava di Dio e di un destino segnato da Lui. Io sbarravo gli occhi e aggiungeva, se Dio vorrà bene, altrimenti è uguale, noi non negozieremo sui principi non negoziabili. Caspita, si torna all’oratorio, si conclude la giornata con le preghiere della sera. Penso, in ogni caso finisce la storia dei pensieri di scuderia, accadrà quello che accadrà, ma se questi giovani rimangono fedeli di un decimo del loro dire, si ricomincia e leader o non leader non si tornerà indietro.
Ho l’impressione che da diverse parti qualcosa stia finendo e qualcosa stia nascendo. Il vuoto comincia a riempirsi. La parola speranza si dilegua e viene sostituita con il termine crederci, o è così o non è così con tutta la mia amicizia permanente con la sintesi e la mediazione. Ma verranno dopo, adesso che Dio, Patria a Famiglia camminino liberi per le contrade italiane, europee e del mondo. Poi ne riparliamo. Io ci sto, non so cosa votare però ci sto a quei principi.. Il resto verrà da sé. A proposito: Dio Patria e Famiglia è di Mazzini di Elisabetta di mia madre e del mio povero fratello. Sia chiaro. Non appartiene a un partito. In ogni caso, chi c’è, c’è.