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Lucio Dalla compagno di panchina in Piazza Grande. La statua iperrealista, le polemiche


I giardini di Piazza Cavour, la Piazza Grande dell’omonima canzone, sono il luogo in cui Lucio Dalla dimorerà per sempre, pronto ad accogliere chi vorrà fermarsi e sedersi accanto a lui a riposare, a pensare o a osservare come Lucio faceva in giro per la Città raccogliendo i frammenti di vita che diventavano poi, molto spesso, canzoni.

Piazza Cavour custodirà – attraverso la sua statua in bronzo – per sempre il ricordo di Lucio Dalla, del suo legame con Bologna e dell’affetto che lo ha legato al cugino Lino Zaccanti che ha donato alla Città la statua, opera dello scultore Antonello Paladino, che lo ritrae seduto. Accanto al cantante il clarinetto a cui era legatissimo e il testo di “Caruso”, mentre lo sguardo è rivolto alla casa natale in cui ha vissuto la sua infanzia, insieme all’amata madre Jole.
L’opera è stata eseguita con un approccio iperrealistico, con il fine di creare una presenza vivificata del cantautore nel luogo di collocazione. L’accuratezza del lavoro è notevole, come possiamo vedere anche dal modello, qui sotto, prima del calco di fusione.

“Ho pensato a lungo a questa scultura – dice lo scultore Paladino – L’ispirazione è arrivata dopo aver osservato con molta attenzione centinaia di fotografie di Lucio Dalla. Ho impiegato circa 4 mesi per portarla a termine, cercando di raffigurare, nella stessa scultura, anche elementi che caratterizzano le sue diverse fasi della vita.”

Paladino aveva anche realizzato la scultura per la tomba di Dalla, alla certosa di Bologna (nella foto qui sotto).

Alla Certosa era stata collocata una sagoma- ombra, colta con il sole allo Zenit, che si proietta su chi la guarda e guarda chi la osserva, ricavata da una fotografia scattata alle isole Tremiti dall’amico fotografo Luigi Ghirri, la stessa, poi, riportata sulla copertina dell’album “‘DallAmericaCaruso”. Da ultimo una minuscola scultura in bronzo raffigurante un ragno, per rammentare il soprannome del cantautore e un piccolo anello a corona di rosario da cui l’artista non si separava mai.

Per quanto concerne la nuova scultura, il luogo di collocazione della statua, in piazza Grande, è stato oggetto di  un “braccio di ferro” tra ente municipale e il cugino di Dalla, come emerge dall’intervista rilasciata dal familiare del cantautore nel giorno dell’inaugurazione (qui sotto).