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L’Università esplora con il georadar chiesa di Ferrara alla ricerca dei resti di Ugone, fondatore dei Templari


Tracce di possibili sepolture storiche nel sottosuolo dell’ex chiesa ferrarese di San Giacomo. Non è da escludere che una di queste possa essere ricondotta alla tomba del fondatore dei Templari, Fra Ugone Dei Pagani, risalente al XII secolo. Ad approfondire i risultati delle rilevazioni – realizzate da settembre a dicembre 2021 – sarà l’Università di Salisburgo, già in campo, dai giorni scorsi, proprio per studiare l’esito dei rilievi effettuati. La notizia è riportata dal sito ufficiale del Comune di Ferrara.

L’Ordine dei Templari viene fondato, secondo lo storico tedesco R. Hiestand, tra il gennaio e il settembre del 1120, da Ugone Dei Pagani – 1070 circa – 1136 – e da Goffredo di Saint-Omer e, secondo la tradizione, da altri sette cavalieri, per un totale di nove. Ugone sarebbe stato il primo Grande Maestro dell’ordine del Tempio, organizzazione che nacque per proteggere i pellegrini cristiani in Terra Santa e che divenne un’organizzazione potentissima, così da impensierire lo stesso re di Francia che nel 1312 – con infondate accuse legate a pratiche eretiche segrete e infami – riuscì a dichiarare l’organizzazione fuori legge e a impossessarsi degli ingenti averi degli appartenenti all’ordine del Tempio, annullando così ogni debito economico – e le cifre erano ingenti – che egli aveva contratto con l’organizzazione politico-religiosa stessa.

Secondo che è stato ricostruito, Ugone sarebbe stato un cavaliere francese, ma alcuni storici ritengono possibile una sua origine italiana. In particolare, alcuni studiosi ritengono che Ugone fosse originario di Nocera inferiore, in provincia di Salerno. Da qui il cavaliere sarebbe partito per la Francia e alcuni membri della sua famiglia si sarebbero poi trasferiti a Ferrara.

Le indagini in corso partono da una pagina di uno storico del Seicento, Marco Antonio Guarini che, in un suo scritto, afferma che Ugone fu sepolto nella chiesa di San Giacomo a Ferrara. Guarini sostiene che la chiesa è stata eretta dalla famiglia Pagano (o dei Pagani) appena giunta a Ferrara.

I rilievi sono effettuati negli ultimi mesi, in due diverse tranche, da Esplora, spin off dell’Università di Trieste, con un particolare strumento, un Georadar 3D, tra i pochi in uso in Italia (di provenienza svedese), che consente di acquisire immagini tridimensionali fino a circa 3 metri di profondità dando all’operatore una mappatura completa del terreno sottostante.

Questo sistema di indagine geofisica emette nel sottosuolo impulsi elettromagnetici a 400 megahertz: le antenne del dispositivo ricevono poi l’eco del riflesso delle discontinuità sottostante (ossia della presenza di materiali differenti dalla composizione del terreno) registrando le profondità e componendo una ricostruzione delle geometrie.

Si tratta di una prima prova, non invasiva, per acquisire una mappatura del sottosuolo, sulla quale sono in corso gli studi e gli approfondimenti da parte dell’ateneo di Salisburgo, che – una volta portati a termine – saranno presentati al pubblico.
Le analisi strumentali sono state condotte sotto la supervisione di archeologi incaricati, anche alla presenza del Magister dell’ordine dei Templari Cattolici d’Italia, Mauro Giorgio Ferretti: “Non nascondo una certa emozione nel portare avanti questo progetto che ci mette sulle tracce della tomba del fondatore dell’ordine del Tempio – spiega -. Da decenni seguo l’ordine e circa sei anni fa abbiamo scoperto la tomba di Arnau de Torroja, nono Maestro generale del Tempio”.