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Monet: quali di questi quadri boccereste? Il pensiero di Obalk per Le Monde. Ma noi…


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a monet lillà
a monet prato
Lillà al sole
Autore Claude Monet
Data 1873
Tecnica olio su tela
Dimensioni 50×65 cm
Ubicazione Museo Puškin, Mosca
Fototografia wikipedia, libera da diritti d’autore

 
 
 



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Alcuni quadri di maestri assoluti possono essere bocciati o comunque evidenziati come prove di valore notevolmente inferiore allo standard dei capolavori? Hector Obalk, per la tv de Le monde ha sferzato Monet. O meglio, prendendo in considerazione due dipinti ha rilevato la fiacchezza di uno e la danza meravigliosa dell’altro. Ciò è avvenuto nella sede della mostra-organizzata a Parigi dalla Fondazione Vuitton – di una parte delle opere collezionate da Chtchoukine, un ricco commerciante moscovita dell’Ottocento, che giunse ad avere una raccolta ampia e strepitosa di arte moderna, con particolare riferimento agli impressionisti. Certo. Alcune opere sono meno efficaci all’occhio dello spettatore. Se vogliamo metterla così, non ci sono dubbi. Ma il confronto tra Lillà al sole (1873) e Prati a Giverny (1888) deve tener conto delle date di esecuzione. Nell’anno del primo dipinto, Monet è un artista quasi sconosciuto. Sta compiendo una grandiosa transizione dai maestri di Barbizon, da Boudin e dal lontano Turner, in direzione dell’istante in cui la luce vibra e la pittura è un’opera di sintesi. Nel 1888 – anno del secondo dipino – abbiamo un pittore maturo e conosciuto che sta cercando nuove vie. L’astratto pulsa sotto l’erba di questo prato. Le condizioni meteorologiche portano sull’area esaminata un’attenuazione dei valori cromatici, probabilmente a causa di uno scroscio di pioggia. Accordi che accolgono un pensiero divisionista e che si rivolgono in direzione di una pittura che non vuole assecondare fino in fondo la gioia dello spettatore, ma pensa a nuove strade da esplorare
Fondation Louis Vuitton
Prati a Giverny
Autore Claude Monet
Data 1888
Tecnica olio su tela
Dimensioni 92×80 cm
Ubicazione Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo
http://www.lemonde.fr/videos/video/2017/02/28/exposition-chtchoukine-comment-faire-la-difference-entre-un-bon-et-un-mauvais-tableau-impressionniste-par-hector-obalk_5087027_1669088.html