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Muore con la scorta in autostrada. La fine dello scultore che aveva disegnato Maometto in forma canina


E’ morto in un incidente stradale – che in un primo momento si pensava potesse essere un attentato – il disegnatore e scultore svedese Lars Vilks, (Helsingborg, 20 giugno 1946 – Markaryd, 3 ottobre 2021) che era scampato a un attacco di fondamentalisti a Copenaghen nel 2015. Nell’incidente, avvenuto un Svezia, sono morti anche due uomini della scorta. L’auto, sulla quale viaggiava Vilks con i poliziotti, si è scontrata, su un’autostrada, con un camion, che viaggiava sulla corsia opposta. In un attimo, dopo l’impatto si è sviluppato un terribile incendio.
La polizia svedese ha però escluso – almeno per ora – l’ipotesi di un atto doloso.
L’uomo viveva sotto protezione dal 2007, da quando aveva disegnato Maometto con le sembianze di un cane. Otto anni dopo la pubblicazione di quel disegno, il 14 febbraio 2015, un danese di origini palestinesi era entrato in un’area congressuale di Copenaghen in cui si svolgeva un dibattito sulla libertĂ  di espressione, alla luce della strage di Charlie Hebdo a Parigi. Il giovane terrorista aveva fatto fuoco. Lars Vilks, che era il protagonista dell’incontro con l’ambasciatore francese, ne era uscito illeso, ma i colpi d’arma da fuoco avevano colpito mortalmente un regista danese di 55 anni. Poche ore dopo, l’attentatore uccise anche il custode di una sinagoga e rimase mortalmente colpito la mattina successiva, durante uno scontro a fuoco con la polizia.
Lars Vilks aveva improntato la propria vita all’arte e all’impegno, anche con iniziative clamorose. Nel 1996 aveva proclamato l’indipendenza di Ladonia – un parco natural in cui aveva realizzato macro-strutture – come micronazione in una enclave del sud della Svezia. Era uno scultore di ottimo livello. Due sue sculture lignee, Nimis e Arx (1980), erano state acquistate dal celebre artista Christo e oggi sono esposte, appunto, nella Riserva naturale di Kullaberg.