E’ difficile però immaginare che mescolate ai colori, nascoste tra le pennellate, si possano nascondere quelle sostanze che solitamente si trovano nelle cucine delle nostre case: l’aglio e il formaggio, per esempio.
Come scrive Cennino Cennini, allievo di Agnolo Gaddi, a sua volta allievo di Giotto, nel Libro dell’Arte, l’aglio, dopo essere stato mescolato con biacca e bolo, risultava efficace per ottenere un tipo di mordente da utilizzare in particolare su tavole o supporti di ferro. Il formaggio, invece, era adoperato per produrre una colla. Ecco la ricetta: un formaggio stagionato, messo a mollo in acqua, viene grattato sulla superficie; il giorno dopo, la raschiatura viene scolata, impastata – esattamente come si fa con il pane – e mescolata con della calcina.