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Non volgersi al passato. A volte l’umanità è condannata a diventare una statua


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“Lot e le sue figlie fuggono da Sodoma, mentre la moglie si trasforma in una statua di sale”, miniatura tratta dal codice ‘Speculum humanae salvationis’ (1485-1509)
“Lot e le sue figlie fuggono da Sodoma, mentre la moglie si trasforma in una statua di sale”, miniatura tratta dal codice ‘Speculum humanae salvationis’ (1485-1509)

“Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale [XXX]”, così è tramandata nella Bibbia la fuga della famiglia di Lot dalla valle in cui sorgono le città di Sodoma e Gomorra. Queste parole sono state fonte di ispirazione per gli artisti che, nel corso dei secoli, hanno cristallizzato indelebilmente l’episodio sulla tela. La sposa di Lot è emblema della tentazione, sempre presente nell’uomo, di guardare al passato, e così, smettere di avanzare. L’intento è moraleggiante. Il Male, rappresentato metaforicamente dalle città di Sodoma e Gomorra in fiamme, è una presenza costante della vita di ogni individuo il quale ha però la possibilità di andare oltre, lasciarselo alle spalle senza rimpianti, come avviene per Lot che avanza con decisione lungo il sentiero sulla pendice del monte. La consorte invece si volta, torna con lo sguardo al Peccato, rifiutando la possibilità di salvezza.
 
lot
lot moglie 1
 
E’ curioso notare come in molte opere si enfatizzi proprio sulla reazione opposta dei coniugi. L’uno dai lineamenti virtuosi, proteso in avanti, che avanza con estrema energia nonostante l’età mentre l’altro incarna il dubbio e per questa ragione risulta immobile, passivo e connotato da atteggiamenti negativi. Tralasciando l’analisi prettamente cristiana del tema e focalizzando l’attenzione in un senso più generale e laico la donna che si volta rappresenta lo sguardo dell’individuo al passato, uno sguardo che, se utilizzato con eccessivo rigore, inficia il progresso della ragione che rimane vincolata a schemi sorpassati. Anche il mondo antico utilizzava il gesto del guardarsi alle spalle con significati negativi.

Il caso più eclatante è quello di Orfeo ed Euridice. Il cantore perde per sempre l’amata – e di conseguenza la vita – poiché si gira a guardarla prima di essere uscito dal tunnel che conduce all’Ade. Orfeo si volta a causa dei dilemmi che sorgono in lui man mano che avanza. Il dubbio, ancora una volta, è la causa della sua rovina. In questo caso dubbio nei confronti di divinità pagane ma il risultato finale è lo stesso: sia il greco che la moglie di Lot perdono se stessi a causa della tentazione, della mancanza di fede nell’Assoluto, per non aver creduto alla propria anima e si sa, senza anima non si può vivere… se non sotto forma di statua inanimata.