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Odo Camillo Turrini, cercare la sintesi per cogliere il cuore della realtà


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Stile Arte intervista Odo Camillo Turrini
 

Odo Camillo, Turrini-Linguaggi-musicali.-Serie-"Linguaggi-musicali", 2010, tecnica Raku
Odo Camillo, Turrini-Linguaggi-musicali.-Serie-“Linguaggi-musicali”, 2010, tecnica Raku

Iniziamo con una breve scheda anagrafica. Nell’ambito dell’espressione artistica può immediatamente specificare il suo orientamento stilistico ed espressivo?
“Sono un artista contemporaneo e moderno, amo la stilizzazione e mi allontano dal realismo; cerco di purificare tutti gli elementi e le linee, lasciando nell’opera l’essenza del messaggio che voglio trasmettere. Non ho frequentato alcuna scuola d’arte, nemmeno in età giovanile, e non ci sono orientamenti stilistici che mi hanno particolarmente influenzato. Parto da immagini, che serbo nel ricordo, e cerco di cogliere quelli che sono i segni che rimangono dentro di me, in ogni confronto, situazione, viaggio. Sono un grande osservatore, la mia scuola è stata, e continua ad essere, la vita, quello che ho osservato e sperimentato. In parte, forse, sono stato condizionato dai moderni orientamenti stilistici e architettonici, quali quello di Santiago Calatrava, che, tra gli altri, prediligo. La mia è una lenta evoluzione; plasmo e trasformo ogni scultura, partendo da un concetto o un’idea, donandole un’identità propria. Quello che cerco di ottenere con il mio lavoro è la possibilità di lasciare a ciascun individuo la libertà di interpretare indipendentemente il messaggio contenuto in ognuna delle opere che realizzo”.
 


L'artista Odo Camillo Turrini
L’artista Odo Camillo Turrini

Ci può raccontare imprinting visivi, immagini artisticamente ossessive, che hanno preceduto e assecondato la scelta di intraprendere la strada formativa per diventare artista?
“Per me nessuna immagine è mai stata ossessiva. Sono sempre stato attratto dalla bellezza e dal contatto diretto con l’altro, e ciò che più continua ad interessarmi è la conoscenza dei diversi aspetti della vita dell’uomo, dalla gioia, all’amore, alla sofferenza più crudele. Credo che nulla sia più affascinante del cammino dell’uomo, di ogni nuovo essere che conosciamo lungo il nostro percorso. Potrei essere definito un ‘puro’, poiché la curiosità e la meraviglia che ho sperimentato, anche da bambino o da giovane, l’ho serbata dentro di me e ho permesso a tutto lo stupore che ne è derivato di riemergere pian piano, attraverso la mia arte: da ogni ricordo, ogni emozione, ha preso vita una scultura”.
 


Odo Camillo Turrini, Incontro d'anime, 2011, ceramica tradizionale mista
Odo Camillo Turrini, Incontro d’anime, 2011, ceramica tradizionale mista

La formazione vera e propria. Dove e su cosa ha particolarmente lavorato? Sono esistite, in quel periodo, infatuazioni espressive poi abbandonate? Come si sviluppa e si conclude – nel senso stretto dell’acquisizione dei mezzi espressivi – il periodo formativo?
“Ho lavorato per molti anni nel comparto ceramico per la mia azienda, come creativo nella divisione della ricerca artistica, un’attività orientata all’industria, al ‘commerciale’. Così, quando sono uscito dall’impresa ho colto tutta l’essenza artistica che avevo dentro e ho dato molto più spazio alla vera interpretazione del mio lavoro, della mia arte. L’esperienza acquisita, tuttavia, mi è servita moltissimo: i 30 anni passati nel contesto industriale ceramico mi hanno permesso di divenire un massimo esperto delle più svariate tecniche ceramiche, degli smalti, delle lavorazioni specifiche dei diversi tipi di terra e di quelle particolari pratiche che creano su ogni pezzo differenze e peculiarità incredibili, come l’antica tecnica giapponese del Raku. Ho poi affinato la preparazione con alcuni corsi di perfezionamento scultoreo e amanuense. Sono partito dal realismo, purificandomi via via e togliendo elementi che non mi regalavano nessuna emozione; rimuovendo questi elementi, sono riuscito a cogliere un messaggio più personale e a far compenetrare ciò che avevo dentro in ciò che realizzavo esternamente. Il realismo mi allontanava dall’emozione, per questo ho cambiato direzione”.
 
Nell’ambito dell’arte, della filosofia, della politica, del cinema o della letteratura chi e quali opere hanno successivamente inciso, in modo più intenso, sulla sua produzione? Perché?
“Non c’è un autore in particolare. Amo tutto quello che è arte, filosofia, cinema o letteratura; ho colto, per ogni autore conosciuto, i tratti salienti di quello che è il cammino, anche storico, dell’uomo, cosa che a me interessa particolarmente. Nella politica mi hanno ispirato coloro che hanno dedicato la loro vita al popolo o a un ideale socialmente vero, che hanno lottato per la libertà del proprio Paese e della propria gente”.
 
Odo Camillo Turrini, Tenerezza - Serie 'Gli Abbracci'. 2013, tecnica Raku
Odo Camillo Turrini, Tenerezza – Serie ‘Gli Abbracci’, 2013, tecnica Raku

Gli esordi come e dove sono avvenuti? Ci può descrivere le opere di quei giorni e far capire quanto e come le stesse – anche per opposizione – abbiano inciso sull’attuale produzione?
“La mia è stata una graduale crescita nell’arco di vent’anni. Nel 2004 ho realizzato la prima esposizione personale; è stato il momento in cui ho affrontato per la prima volta il pubblico e sono ‘uscito allo scoperto’. Erano ormai diversi anni che sperimentavo la mia arte nel mio laboratorio, raccogliendo molti consensi; questo, col tempo, mi ha dato la forza e la convinzione di divulgare la mia testimonianza individuale e il mio messaggio. L’arte è il mio linguaggio. Le prime opere che ho esposto sono quelle della serie dal titolo ‘Percorsi di solitudine’, caratterizzate dal realismo; attraverso queste sculture ho cercato di trasmettere i sentimenti che vivevo allora, in un’epoca di grande materialismo, in opposizione alla spiritualità che è sempre stata una parte importante di me; così mi sono fatto interprete di questo messaggio, comunicandolo agli altri. Dopo questa prima serie il mio percorso ha subito un’evoluzione, una sorta di ‘pulizia delle forme’, forme che ho tentato di purificare attraverso linee più identificative, più pure, più mie”.
 
Ci sono persone, colleghi, collezionisti, galleristi o critici ai quali riconosce un ruolo fondamentale nella sua vita artistica? Perché?
“No”.
Materiali e tecniche. Ci può descrivere, analiticamente, come nasce una sua opera del periodo attuale, analizzandone ogni fase realizzativa, dall’idea alla conclusione?
“È un evento molto emotivo, che nasce nell’intimo e si trasforma in materia. Spesso parto da un bozzetto, da un disegno che trasformo man mano; nulla è definitivo, c’è sempre e comunque un’evoluzione, soprattutto in corso d’opera. Altre volte, invece, plasmo direttamente l’argilla senza fare riferimento ad alcuno schizzo o tratteggio, seguendo l’idea che mi muove, l’emozione che guida le mie mani. Dopo questa prima fase ‘creativa’ lascio che i colori e le sfumature comunichino per me, utilizzando smalti preziosi e tecniche ceramiche tradizionali, così come processi particolari, quali il ‘Terzo Fuoco’ o il ‘Raku’”.
 
Odo Camillo Turrini, Percorsi di solitudine 5, serie "Percorsi di solitudine", 2003, ceramica tradizionale mista
Odo Camillo Turrini, Percorsi di solitudine 5, serie “Percorsi di solitudine”, 2003, ceramica tradizionale mista

Progetti nell’ambito espressivo e tecnico?
“Attualmente lavoro spesso seguendo tematiche ben precise, che hanno una loro logica e testimonianza culturale, quasi sempre legate al percorso dell’esistenza e del cammino degli individui. Il più recente progetto che sto seguendo è legato a un nuovo ciclo di sculture dal titolo ‘I silenzi delle donne…’, tramite il quale l’osservatore sarà portato a riflettere sulla sensibilità e sulla forza d’animo del genere femminile”.
 
Ha gallerie di riferimento? Dove possono essere acquistate le sue opere?
“Tutte le mie opere possono essere acquistate presso il mio showroom, situato dove abito e lavoro, in via Roma a Castellarano (Re), oppure presso la Galleria d’Arte Atena a Como, Lungo Lario Trieste, e presso la Florence Art Gallery di Firenze, Borgo Ognissanti”.
 
Indirizzi o numeri di contatto:
Laboratorio e Showroom: via Roma, 49 – 42014 Castellarano (RE) – Italia
Ufficio Stampa
tel: (0039) 333 210 95 66
email: info@odocamilloturrini.it
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