I resti sono stati trovati in quello che doveva essere un panificio. Due donne e un bambino dovevano aver cercato rifugio in quel luogo o erano i proprietari del forno. I nuovi scavi hanno permesso di portare alla luce, nei pressi dell'atrio di una domus due pareti affrescate sulle quali appaiono Apollo e Dafne, da un lato e Poseidone e Amimone dall'altro
Stile Arte
Alla sua nascita, il Museo si compone di una collezione permanente di opere realizzate da 30 artiste internazionali di diverse epoche: da Sonia Delaunay a Marina Abramovic e Yoko Ono, passando per Jenny Holzer, Louise Bourgeois e Annie Leibovitz, Carmen Gloria Morales, Beverly Pepper, Rabarama, la cinese Zhang Hong Mei, l’indiana Washigha Rason Singh. La collezione, che andrà ad ampliarsi nel tempo con altre donazioni delle stesse artiste e di collezionisti privati, testimonia l’originale contributo dell’universo femminile nell’ambito delle più diverse forme espressive: dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alla ceramica.
Gli archeologi hanno recuperato un centinaio di monete romane - delle quali 65 in un contenitore - un frammento di un foglio votivo in bronzo, 27 cristalli di rocca e altri oggetti probabilmente offerte alla montagna
I ricercatori polacchi hanno stabilito, grazie a scavi, in un forte romano della Georgia, che i soldati della 10a Legione Fretensis, nota per la loro sanguinaria repressione delle rivolte ebraiche, erano di stanza anche sul Mar Nero, ad Apsaros nella Colchide all'inizio del II secolo d.C., Finora, gli storici non avevano rilevato tracce della loro presenza in un'area così remota. La presenza della X legione "calabrese" è stata stabilita grazie alla presenza di monete contromarcate dalla potente unità militare romana
I Romani chiamavano questa particolare posata cochlear, il cui nome deriva da coclea, cioè chiocciola, intesa come lumaca. I nostri cucchiai devono il nome a questi antenati romani. Il “cochlear”, con pala rotonda - o acuminata - e piatta e manico dritto e appuntito era proprio utilizzato per scalzare il corpo della lumaca dalla conchiglia o dei frutti di mare e portarlo alla bocca.
laboratorio per i corpi umani è un edificio rettangolare di mattoni crudi, suddiviso, all'interno, in una serie di stanze, tra le quali una contiene due "letti" a vasca per i primi interventi. I letti sono lunghi circa 2 metri, larghi un metro e alti 50 cm. Attendiamo di vedere le immagini, ma secondo quanto si è potuto capire dalle dichiarazioni degli archeologi egiziani si tratterebbe di vasche formate da più pietre. Nel laboratorio delle mummie è stato scoperto anche un gran numero di ceramiche, inclusi vasi di profumi e balsami. Sono stati trovati anche alcuni utensili e pentole, nonchè una grande quantità di lino e resina nera usati nella mummificazione degli esseri umani.
La riqualificazione di un percorso paesaggistico di circa 4 chilometri extramoenia del Parco archeologico di Pompei, un vero e proprio anello verde attorno alla città antica, capace di valorizzare il legame tra l’area degli scavi e il paesaggio naturale e agricolo circostante è l’obiettivo del Masterplan - oggetto di finanziamenti con fondi del PNRR - che sarà presentato martedì 30 maggio alle ore 10,30 all’Auditorium degli scavi.
Il luogo è stato inserito ora nella mappa della Regione ed è ancora oggetto di studio. Il video della scoperta. Il ricordo di un amico. Nell'oscurità, la luce e la meraviglia
L'opera - forse frutto di un'antica decurtazione - risale al periodo in cui, in Italia, si registra una combinazione crescente tra il tenebrismo e la magia del recupero del savoldismo, con le sue luci magiche e i colori cangianti
Per la prima volta in Italia, una stupefacente mostra dedicata alla grande scultura iperrealista
internazionale, raccontata attraverso i più importanti artisti contemporanei. Palazzo Bonaparte, a Roma, ospita “Sembra vivo!” l'originale rassegna che espone opere di Maurizio Cattelan,
Ron Mueck, George Segal, Carole Feuerman e tantissimi altri