L’eros come nozze chimiche, come accensione elettrica. Umberto Boccioni, realizzando Il Sogno o Paolo e Francesca (1908-9), si colloca già pienamente in una dimensione futurista, riducendo la parte descrittiva dell’episodio e trasformando l’abbraccio in una fonte di calore e di energia, una sorta di lux eterna.
I due amanti danteschi divennero protagonisti della pittura soltanto nell’Ottocento. Le diverse rappresentazioni dimostrano il mutamento del costume e del senso comune dell’amore. Fino a giungere all’eros-energia elettrica di Umberto Boccioni
Qui L’ARTICOLO Lo specchio di Paolo e Francesca
Paolo e Francesca: nel futurista Boccioni i corpi diventano fuoco ed elettricità
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