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Recuperate dal fondo di un torrente, coperte di sabbia, due teste di sculture greche. Sono Afrodite e Dioniso


Foto courtesy Aizanoi Antik Kenti


Due splendide teste scolpite di divinità greche sono state recuperate durante uno scavo archeologico ad Aizanoi, seguito ad alcuni lavori in un fiume, nell’’antica città della Turchia occidentale situata a 50 chilometri dal centro di Kütahya.

Sono i volti splendidi di Afrodite, dea dell’amore e della bellezza, e di Dioniso, dio del vino e dell’ebrezza. Due opposti convergenti. La testa di Afrodite misura 48 centimetri di altezza mentre quella di Dioniso è alta 43 centimetri.

Queste parti di scultura sono state recuperata dal letto del corso d’acqua. Precedenti indagini archeologiche avevano portato in luce, poco lontano, le figure delle due divinità, mancanti del capo. Si ipotizza che la mutilazione delle statue, avvenuta in un’epoca imprecisabile – seppur temporalmente distante da noi -, sia stata frutto di un possibile atto volontario di rimozione. La decapitazione ha colpito anche la statua di Igea, il cui corpo, scolpito nella pietra calcarea, è stato trovato nelle settimane scorse. (Nelle foto qui sotto).

Aizanoi o Ezani era una città dell’Antica Grecia situata in Asia Minore (attuale Anatolia occidentale) i cui resti sorgono nei pressi dell’attuale città turca di Çavdarhisarm, a circa 1000 metri sul livello del mare. Le rovine si trovano al di là del fiume Penkalas.
La città fu un importante centro politico ed economico soprattutto in epoca romana. Il luogo conserva un elegante tempio di Zeus (nella foto sottostante), un particolare complesso teatro-stadio e un macellum.  Il nucleo urbano cadde in declino nella tarda antichità.